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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

15/09/2021.  BARLETTA – GIOVEDI’ 16 SETTEMBRE A SESSANTADUE ANNI DAL TRAGICO CROLLO DI VIA CANOSA LA “GIORNATA DELLA MEMORIA” PER LE VITTIME DI MALAEDILIZIA. ECCO GLI APPUNTAMENTI IN PROGRAMM: ALLE 11 OMAGGIO ALLA STELE-CIPPO IN VIA DEI PINI ED ALLE 19 SANTA MESSA .

Nel 62° anniversario (1959-2021) del tragico crollo di Via Canosa, giovedì 16 settembre il “Gruppo di lavoro, studio e ricerca permanente sulla mala edilizia a Barletta per la storia dei crolli 1952-1959-2011”, come dalla sua costituzione nel 2009 ed in partenariato con il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia ODV, ha predisposto il seguente programma: alle 11 negli spazi verdi in Via dei Pini l’omaggio istituzionale con l’intervento delle Autorità alla stele-cippo commemorativa delle cinquantotto vittime (servizio d’ordine a cura dell’A.N.P.S. Barletta) e alle 19 la celebrazione della Santa Messa di suffragio nella Chiesa dei Monaci in via Milano. Saranno resi onori anche in via 16 settembre 1959, sul luogo della tragedia (dov’è stato concesso di riedificare) che vide la tragedia, nei pressi del cavalcaferrovia tra Via Canosa e Via Imbriani.

Ecco una riflessione del giornalista Nino Vinella, portavoce del Gruppo di lavoro sulla malaedilizia.

BARLETTA CITTA’ DEI CROLLI - Nella disumana contabilità dei disastri per i crolli dovuti a speculazioni, azzardo, violazioni dei regolamenti, disprezzo per la vita e logica di profitto senza sicurezza Barletta si classifica al primo posto in tutta Italia. Il bilancio si allunga paurosamente fra le diciassette vittime del crollo di Via Magenta del 1952 e le cinque vite spezzate dal crollo di Via Roma del 2011. Abbiamo così riscoperto il mancato crollo del marzo 1956 in via Taddei, che avrebbe potuto aggiungere altre trentacinque vite al macabro bilancio della mala edilizia di Barletta nel tempo.

Ma sono le cinquantotto vittime del crollo di Via Canosa del 1959 ad aver catapultato la città all’attenzione nazionale sulle prime pagine di tutti i giornali di allora che, grazie all’opera dell’Archivio di Stato (per la Mostra fotografica e documentaria per il 60°, ospitata in Prefettura nel 2019 ed affollata in migliaia di visitatori) oltre a vari patrocinii istituzionali fra cui spicca la Presidenza del Senato della Repubblica, abbiamo raccolto in un volume di 170 pagine in bianconero come al tempo.

UNA TRAGEDIA ITALIANA IN PRIMA PAGINA - “Quando il Giornalismo fa la Storia. Il crollo di Via Canosa a Barletta. Mercoledì 16 settembre 1959” ecco il titolo della pubblicazione, gratuitamente sostenuta e pubblicata a tiratura limitata da AdMaiora Editrice (Trani) del barlettano Giuseppe Pierro, e presentato a dicembre 2019 nella Sala Koch di Palazzo Madama grazie all’interessamento del senatore Dario Damiani con la prefazione della Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati. Questa impegnativa opera di raccolta e di documentazione giornalistica resta sempre a disposizione di chiunque, ed in particolar modo delle Scuole perché è proprio agli studenti, ai giovani, a chi deve prendere coscienza di quanto avvenuto (e che potrebbe ancora avvenire) che il libro è rivolto con materiale inedito amorevolmente ricercato ovunque possibile (biblioteche, università, redazioni, fondi librari) e catalogato da varie fonti in tutta Italia. Libro che è uscito “socialmente responsabile” senza un solo centesimo di finanziamento a carico di enti pubblici, ma solo grazie all’autofinanziamento ed ai liberi contributi di privati cittadini che, come noi, credono nel valore del sapere di tutti contro l’ignoranza strumentalizzata dal potere. Ed il libro andrà gratuitamente in tutte le scuole di Barletta. Come avvenuto per la stele-cippo commemorativa di Via dei Pini dove sono incisi uno per uno i cinquantotto nomi delle vittime e dei ventitré nuclei familiari che abitavano in quel palazzo costruito senza fondamenta...

NO ALLA MALAEDILIZIA - Solo il cippo realizzato con tanti sacrifici economici nell’area verde in via dei Pini (fisicamente lontano dal luogo del crollo ma prescelto in una zona densamente popolata e rappresentativa, perciò adottato dalla scuola elementare Giovanni Paolo II, ripara in minima parte quel grave torto.
Noi credevamo, nel 2009, a mezzo secolo dalla tragedia, che i lutti di cinquantotto morti e di altrettante famiglie, come quegli altri diciassette di via Magenta del 7 dicembre 1952, potessero bastare a saziare il pianto della nostra città, di Barletta. Abbiamo perciò generosamente intrapreso un viaggio nelle nuove coscienze, quelle dei più giovani e degli studenti, un viaggio non senza difficoltà né i tanti inganni e tradimenti disseminati da chi voleva (e vuole) separare la memoria dalla vita di tutti i giorni. Poi l’ultimo crollo in ordine di tempo in Via Roma del 3 ottobre 2011 con le cinque giovani vite spezzate…

Abbiamo celebrato le Giornate in onore ai martiri di mala edilizia. Resta tuttora in attesa il responso formale dalla Presidenza della Repubblica sulla nostra richiesta (avviata a marzo 2013 con ampia e inedita documentazione archivistica) per il riconoscimento di una medaglia d’oro al merito civile sul gonfalone della Città di Barletta per tutti coloro i quali, e furono centinaia, si adoperarono a mani nude per tentare di salvare anche una sola vita dall’immane crollo di Via Canosa: soccorritori rimasti sempre nell’anonimato ma che da quest’oblìo possono e debbono uscire per dare testimonianza alla storia di come la solidarietà umana prevalga sempre, anche nelle tragedie…

E’ scaturito il convincimento, ancora più forte e determinato, di andare più avanti, di non mollare la presa, di continuare a raccontare e a dare pubblica testimonianza che Barletta non dev’essere più nota in tutta Italia come la città dei crolli, dei morti, delle vite spezzate dalla mala edilizia e dalla speculazione. Questa la nostra testimonianza. Questo il nostro atto di coraggio. Per ricordare. Sempre quei nomi che oggi ci pare giusto ricordare grazie alla Stampa ed a tutti gli Organi d’informazione affinché ne venga mantenuto il ricordo e ne sia data testimonianza.

LE 58 VITTIME DEL CROLLO DI VIA CANOSA NUMERO 7

FAMIGLIA PETRUZZELLI FRANCESCO: Mastrodonato Filomena di Sergio, moglie, (anni 44); Petruzzelli Spiridione (anni 17), Petruzzelli Angela (anni 14).

FAMIGLIA CHIARIELLO: Scommegna Antonia di Savino (anni 52); Chiariello Antonio (anni 24); Chiariello Maria Vincenza (anni 17); Chiariello Rosario Pompeo (anni 13); Chiariello Savino (anni 29).

FAMIGLIA SUPERTI LUIGI: Superti Luigi (anni 63); Sardella Damiana (anni 61); Superti Pietro (anni 25).

FAMIGLIA CORCELLA GIACOMO: Corcella Giacomo (anni 70); Cocola Rosa (anni 66).

FAMIGLIA GAMBINO GABRIELE: Gambino Gabriele (anni 30); Degennaro Maria Iolanda (anni 28); Gambino Aldo Pompeo (anni 2); Lanzona Maria Savina (anni 65); Gambino Ezio (mesi 7).

FAMIGLIA DORONZO GENNARO: Doronzo Rosa (anni 29); Doronzo Giuseppe (anni 25); Doronzo Antonia (anni 19); Doronzo Michele (anni 17); Doronzo Maria Ginevra (anni 13); Doronzo Matteo (anni 27).

FAMIGLIA DORONZO ANGELO: Quatela Isabella (anni 42); Doronzo Matteo (anni 26).

FAMIGLIA DISTASO GIUSEPPE: Distaso Giuseppe (anni 37); Petilli Maria Savina (anni 33); Distaso Addolorata (anni 7); Macchiarella Angelica (anni 64).

FAMIGLIA SFREGOLA RUGGIERO: Sfregola Ruggiero (anni 60); Dicorato Filomena (anni 53).

FAMIGLIA GIANNINI MARTINO: Giannini Maddalena (anni 24).

FAMIGLIA BASSI GIUSEPPE: Bassi Marina (anni 7).

FAMIGLIA LANOTTE MADDALENA: Lanotte Maddalena (anni 63).

FAMIGLIA DESANTIS RENATO: Meo Francesca (anni 34); Meo Silvana (anni 17).

FAMIGLIA ORLANDO MARIA: Orlando Maria (anni 22).

FAMIGLIA ARENA TOMMASO: Arena Tommaso (anni 40); Diperna Leonarda (anni 39); Arena Nicola (anni 9); Arena Isabella (anni 11); Arena Giuseppe (anni 16); Arena Marta (anni 14).

FAMIGLIA DE GRUTULA DONATO: Doronzo Arcieri Anna Maria (anni 30); De Grutula Anna Adele (anni 7); De Grutula Maria Amelia (anni 3).

FAMIGLIA SPINAZZOLA LUIGI: Spinazzola Luigi (anni 38); Gissi Maria (anni 31).

FAMIGLIA PALMITESSA MICHELE: Palmitessa Michele (anni 30); Straniero Lucia (anni 22).

FAMIGLIA IMBRIOLA COSMO DAMIANO: Paparusso Mafalda (anni 28); Imbriola Angela (anni 3); Imbriola Francesca (anni 2).

FAMIGLIA DINOIA MICHELE: Dinoia Michele (anni 49).

FAMIGLIA GUIDA SAVINO: Guida Isabella (anni 15).

FAMIGLIA IMBRIOLA ANTONIO: Imbriola Carmela (anni 7).

FAMIGLIA PORCARELLA ANTONIETTA: Porcarella Maria Antonietta (anni 49).





 

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