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05/11/2021.  ROMA - SU RAI UNO IL RICORDO DELLA “BRIGATA BARLETTA” PER IL CENTENARIO DEL MILITE IGNOTO NELLA SERATA DEL IV NOVEMBRE, GIORNATA DELL’UNITA’ NAZIONALE. IL FIGLIO DI MARIA BERGAMAS "MADRE D'ITALIA" COMBATTE' NEL 137° RGT DEDICATO ALLA CITTA' DELLA DISFIDA.

Grande successo su Rai Uno nella prima serata del 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale, per “La scelta di Maria”, fiction dove la storia di quella donna “Madre d’Italia” s’intreccia anche con un forte richiamo anche al nome di Barletta nel centenario del Milite Ignoto.

La commovente vicenda di Maria Bergamas, splendidamente interpretata sul piccolo schermo da Sonia Bergamasco protagonista in un cast d’eccezione, narra della “Madre d’Italia” prescelta a individuare la salma di un soldato senza nome morto nelle fasi più cruciali e sanguinose della Grande Guerra dopo la disfatta di Caporetto quando tutto sembrava perduto per l’Italia.

Nella trama del docu-film si scopre tutto il più profondo (ma sempre dignitoso) dolore di questa mamma-coraggio per la morte di suo figlio. Ed anche un potente intreccio con il richiamo alla Città della Disfida.

LA BRIGATA BARLETTA - Al tempo, sia Gradisca d'Isonzo sia Trieste erano parte integrante dell'Impero austro-ungarico: come Maria Bergmas racconta al grande pubblico di Rai Uno, suo figlio Antonio, nato a Gradisca il 19 ottobre 1891, maestro elementare, iscritto nelle liste di leva dell'esercito austriaco, nell'ottobre 1914 disertò fuggendo prima in Svizzera e poi riparando clandestinamente in Italia dove si arruolò volontario come fante nel 2º battaglione della brigata "Re", con cui fu sul Podgora.

Conseguito il grado di sottotenente, il figlio di Maria Bergamas fu inizialmente assegnato al 137º reggimento fanteria della brigata "Barletta", con cui combatté sul monte Sei Busi e a Castelnuovo del Carso con il nome di Antonio Bontempelli, una falsa identità imposta dal Regio Esercito per accogliere tra le sue file gli irredentisti.

Mentre guidava l'attacco del suo plotone, in un combattimento sul monte Cimone di Marcesina, il 16 giugno 1916, durante l'offensiva austroungarica passata alla storia con il nome di Strafexpedition, Antonio fu raggiunto e ucciso da una raffica di mitraglia.

Nino Vinella, giornalista

Barletta, 5 novembre 2021





 

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