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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

18/07/2006.  Comune di Canosa di Puglia - VII edizione del Premio Diomede: ieri la cerimonia, sul sagrato della Cattedrale.

Diomede, figlio di Tideo, re di Argo, è il mitologico eroe, fondatore di Canosa, diventato “dio” grazie alla volontà della dea Atena. Così Canosa ieri sera ha voluto premiare i suoi “eroi”, i pugliesi che si sono distinti e hanno dato lustro alla loro terra. Ha avuto inizio così l’Estate Canosina 2006, con la VII edizione il “Premio Diomede”, che attribuisce un alto riconoscimento ai cittadini che si sono distinti “onorando” il proprio territorio. Ieri sera, 13 luglio, in una suggestiva atmosfera, resa magica dalla luna e le stelle ma anche dalla maestosa Cattedrale San Sabino, che si ergeva solenne sullo sfondo della manifestazione, il giornalista Paolo Pinnelli ha presentato la cerimonia di premiazione, realizzando interviste ai vincitori del premio. Davanti ad un pubblico gremitissimo, sono state assegnate le statuette del Premio, organizzato d’intesa dal Comitato "Premio Diomede" con il Comune di Canosa di Puglia, e il patrocinio della Regione Puglia, la Provincia di Bari, l'Università degli Studi di Foggia e l'Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia.

Per questa VII edizione, le statuette del “Premio Diomede” sono state così assegnate:

- Per la sezione “Canusium” (dedicata al personaggio vivente originario di Canosa), Gennaro Caracciolo, presidente del Consiglio comunale, ha consegnato il trofeo allo scrittore Vincenzo Petroni;
- Per la sezione “Aufidus” (dedicata al personaggio vivente di origine pugliese), Nicola Casamassima, assessore alla Cultura, ha consegnato il premio al fonico Sabino Cannone (canosino), il più giovane vincitore di tutte le edizioni del Premio Diomede;
- Per la sezione “Alla Memoria” (dedicata al personaggio non più in vita di origine pugliese), il premio è andato invece a don Tonino Bello (1935-1993), vescovo di Molfetta, che ha guidato dal 1985 “Pax Christi”, movimento cattolico internazionale per la pace. A consegnare il premio è stato Michele Marcovecchio, assessore al Turismo, Sport e Spettacolo.
- Per la sezione “Premio speciale”, consegnato quest’anno per la prima volta (dedicata a chi è stato proposto direttamente dalla giuria tecnica, senza che sia pervenuta l’apposita domanda di partecipazione al Premio), è stato assegnato a Francesco Grelle, scrittore, ordinario (oggi in pensione) di “Storia del diritto romano” presso le Facoltà di Giurisprudenza delle Università degli Studi di Napoli, di Bari, di Roma (La Sapienza), di Lecce, preside della Facoltà di Giurisprudenza di Lecce e autore di numerosi scritti su “Canosa romana”. A consegnare il premio è stata la presidentessa del Comitato Premio Diomede, Angela Valentino.

“Questa manifestazione, coltivata negli anni, ottiene ogni anno di più, maggiori consensi di pubblico - ha sottolineato Nicola Casamassima, assessore alla Cultura, nel corso della serata -. Un momento importante per la città che riscopre tra i suoi concittadini, uomini illustri che hanno contribuito a rendere migliore la vita degli italiani. Mi congratulo in special modo con Sabino Cannone, il più giovane premiato di tutte le edizioni del Premio Diomede, perché diventi simbolo per tutti i giovani della città. Un esempio importante a dimostrazione del fatto che chi desidera ardentemente inseguire un sogno e intraprendere una carriera “difficile”, può riuscirci se ci mette impegno e tanta buona volontà, perché come disse Dante Alighieri - Cosiderate la vostra semenza fatti non siete a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza- ”. Cannone, che tra i suoi lavori più importanti ha registrato e mixato l’Inno dei Mondiali 2006 cantato dai Pooh e dai giocatori della squadra Azzurra, ma ha anche realizzato le musiche in Sound Round (audio multi-canale) per il musical di “Pinocchio” dei Pooh e realizzato l’inno delle Olimpiadi Invernali “Torino 2006” con Claudio Baglioni, ora sta lavorando a progetti per due software house (società che si occupano di progettare programmi per computer) americane e una italiana mentre “inizierò molto presto a lavorare per un progetto musicale – ha detto Sabino Cannone - : realizzare un disco per un giovane tenore italiano”.
“Un premio importante per la città - ha detto il sindaco Francesco Ventola, nel corso della manifestazione - perché con esso si vuole dare lustro e risonanza al nostro territorio, che conosciamo per i suoi problemi ma anche per le sue bellezze e le sue innumerevoli risorse. Il Premio Diomede è un “dovuto” riconoscimento a tutti i personaggi di origine pugliese, per nascita o discendenza, che si sono distinti per la loro opera meritoria in campo economico, sportivo, sociale, scientifico, artistico e culturale”.
“Un paese che intende proseguire un percorso di civiltà, di progresso e di prosperità per il bene di tutti i suoi abitanti – ha dichiarato Angela Valentino, presidente del Comitato “premio Diomede” - deve promuovere il pieno sviluppo della cultura attraverso il miglioramento della conoscenza, della salvaguardia del patrimonio culturale e l’impegno nei diversi campi culturali e lavorativi. Il grande merito del Premio Diomede è quello di diffondere tutto questo, premiando uomini pugliesi che si sono distinti in diversi settori, trasmettendo alle giovani generazioni l’importanza della cultura come espressione delle idee più profonde della persona. Ma affinché il Premio Diomede possa continuare ad esistere e ad ampliarsi è necessario che ci sia una maggiore collaborazione da parte di tutti i cittadini che vogliano dare il proprio contributo”.

L'orchestra di sole donne “Venus Orchestra”, primo complesso di concertiste “al femminile” dell’Italia Meridionale, costituita da giovani e validissime musiciste e diretta da Teresa Satalino, ha allietato la serata con un repertorio musicale che spazia dalla musica classica alla esecuzione delle più famose colonne sonore dei film. Particolarmente bello è stato l’omaggio finale a Domenico Modugno.

Sono intervenuti, tra gli altri, monsignor Felice Bacco, parroco della Cattedrale San Sabino, e altri parroci della città, Cosimo Damiano Arnesano, ideatore e direttore artistico del "Premio Diomede" e la segretaria generale del premio, Carmela Pierro.
“Il premio Diomede, andando a premiare gli "uomini migliori" è uno strumento semplice ed efficace di promozione culturale - ha detto Arnesano - . Credo che non si possa ignorare l'operato di chi ha speso la propria vita per la realizzazione di un ideale e l'adempimento di un dovere. Tutti i vincitori, per questo, con la loro diversa esperienza, sono un tesoro da custodire gelosamente e da tramandare alle nuove generazioni”.




Sabino Cannone, il più giovane tra i premiati di tutte le dizioni del Premio Diomede



DI SEGUITO, NEL DETTAGLIO, L’ELENCO DEI PREMIATI CON UN BREVE CURRICULUM VITAE:

• Per la sezione “Canusium” (dedicata al personaggio vivente originario di Canosa), Gennaro Caracciolo, presidente del Consiglio comunale, ha consegnato il trofeo allo scrittore Vincenzo Petroni;
Nato a Bari il 28 novembre 1925, figlio dei canosini Riccardo ed Emilia Pesce. Ha esordito con la poesia dedicata alla medaglia d’oro del Cappellano militare padre Reginaldo Giuliani, pubblicata nel 1940 sul numero 370 del settimanale “Topolino”. Divenuto giornalista pubblicista, nel 1945 pubblicò sul n. 22 del settimanale “Manifesto” una lettera aperta all’allora Ministro dell’Agricoltura, Gullo. Si laurea a Bari in Scienze Politiche e Sociali nel 1952 con la tesi “Il nuovo pensiero liberale in Italia”. Fu eletto Consigliere comunale del Comune di Canosa nelle elezioni amministrative del maggio 1952 e del 1956, con la lista “Canosa soprattutto” dello storico partito “Uomo qualunque”, e come indipendente nella Democrazia Cristiana. Fu poi direttore della Cassa Mutua Provinciale Malattia per la Coltivatori diretti di Bari. Dal 1985 si dedicò alla ricerca storica ed iconografica, pubblicando i volumi “Storia del dopoguerra attraverso i giornali del tempo” e “L’Italia dei padri” con l’editore Ciarrapico (1982; 1986). Per le edizioni “Spazio Aperto” nel 1987 ha pubblicato un libro di documenti di storia e costume dal titolo “Canosa 1800 –1950” e nel 1989 “C’era una volta Canosa”. Per l’editore “Schena” di Fasano nel 1999 ha pubblicato “le buone ricette della cara nonna”, un valido recupero delle tradizioni culinarie dolciarie canosine. Lo sviscerato amore per la sua città lo ha portato a pubblicare il volume “Storie e Patorie” di Sant’Armagno: una bella storia immaginaria raccontata molti anni fa da un contadino canosino e avente per protagonisti due giovanissimi fidanzati, Bino e Lucia, che a causa del loro amore fortemente contrastato annegarono tra i gorghi del fiume Ofanto in piena. Numerosi sono i lavori computerizzati di documentazioni e immagini riguardanti la storia di Canosa. Dall 1999 è socio onorario della sezione di Canosa della Società di Storia Patria per la Puglia.

• Per la sezione “Aufidus” (dedicata al personaggio vivente di origine pugliese), Nicola Casamassima, assessore alla Cultura, ha consegnato il premio al fonico Sabino Cannone (canosino), il più giovane vincitore di tutte le edizioni del Premio Diomede (www.ilpoggiorecording.com; www.morevox.com; www.thephase.it);
Nato nel 1973 si avvicina giovanissimo allo studio della musica [pianoforte], in seguito inizia a coltivare l’interesse e lo studio delle tecniche di registrazione, che lo porteranno a sviluppare un personale concetto di suono. Inizia quindi a lavorare come fonico live [James Thompson, Herbie Goins,Gipsy King,Roberto Gatto, Snowy White] e ad applicare l’informatica alla musica,realizza il suo studio di registrazione “Il Poggio Recording” [www.ilpoggiorecording.com]. Nel 1995 realizza il suo primo progetto discografico,un EP, firmando il suo primo contratto discografico con la MAP [etichetta milanese del gruppo Fonit Cetra].
Si iscrive presso la facoltà di Ingegneria del Politecnico di Bari, parallelamente collabora con diversi produttori Inglesi e Italiani di musica elettronica e sperimentale producendo 12 Vinili; nel 1997 con John Stafford pubblica “That’s Trip Hop” riconosciuto come uno dei manifesti del genere drum&bass.
Nasce quindi il progetto ThePhase [www.thephase.it] pseudomino con il quale produrrà 4 CD divenuti spesso sottofondi e sigle radio/televisive [Rai, Mediaset, Reti satellitari] ultima delle quali nel 2005 “Isoradio”.
Superato il biennio lascia l’università per seguire solo la sua vera passione; si diploma quindi presso la SAE [School of Audio Engineering -Milano-]. Inizia la sua collaborazione stabile con il gruppo dei ”Pooh” che lo porterà a realizzare tutte le loro produzioni discografiche e live dal 1999 ad oggi, tra cui la realizzazione
del più grande Musical Italiano mai creato “Pinocchio”. In “Pinocchio” Sabino Cannone realizza interamente sia il doppio CD del Cast, sia il mix surround 6.1 dello spettacolo teatrale [il primo Musical d’Europa con 6.1 surround sound] e inoltre svolge la funzione di Production Supervisor all’intero progetto.
Realizza diversi progetti discografici all’estero [per Emi, Sony e Warner Spagnoli] con la società di produzione Altavox capeggiata da Emanuele Ruffinengo [vincitore di diversi Grammy Awards nonché produttore di Cick Corea]. Realizza e Co-produce artisticamente il CD “D’Assolo” di Dodi Battaglia. Inizia il suo interesse sullo studio e la creazione dei modelli fisici audio [Irs]. Consolida la sua collaborazione con il noto produttore Fio Canotti [Zucchero,Celentano,Vasco Rossi] con il quale realizza diversi progetti discografici tra cui l’inno delle Olimpiadi Invernali “Torino 2006” con Claudio BAGLIONI ed il brano “Liberi di Sognare” con il quale Gianluca GRIGNANI partecipa al festival di San Remo 2006. Sviluppa il suo studio sui modelli fisici e crea il marchio “MoReVoX” con il quale realizza una serie di modelli per Sound Designers , crea un sito web dedicato
[www.morevox.com] e suscita l’interesse della più importante Software House mondiale produttrice di Plug-ins basati sui modelli fisici [l’Americana TLLabs oggi di propietà Digidesign] che gli chiede di sviluppare per lei nuovi modelli fisici. Realizza così 12 Set esclusivi di impulsi stereo e surround della Cattedrale di Canosa
di Puglia [S.Sabino], diventati in breve molto noti a livello mondiale per la loro
straordinaria qualità. Inizia la sua collaborazione con l’A&G ,società italiana leader mondiale nel surround
sound,per lo sviluppo di plug-ins basati su modelli MoReVoX. Nel Maggio 2006 Realizza l’inno Ufficiale “Cuore Azzurro” della Nazionale di Calcio Italiana, che accompagna la squadra per la prima volta ai Mondiali di Calcio Germania 2006.
Ad oggi Sabino Cannone ha ricevuto diversi consensi e riconoscimenti per la sua attività fra cui 10 dischi di platino e 2 d’oro.

• Per la sezione “Alla Memoria” (dedicata al personaggio non più in vita di origine pugliese), il premio è andato invece a don Tonino Bello (1935-1993), vescovo di Molfetta. A consegnare il premio è stato il Michele Marcovecchio, assessore al Turismo, Sport e Spettacolo.
Nato ad Alessano (Lecce) il 18 marzo 1935, Antonio Bello rimarrà sempre, anche quando sarà vescovo, “don Tonino”. L’8 dicembre 1957 è ordinato sacerdote. Nel gennaio 1979 diventa parroco di Tricase.
L’esperienza della parrocchia gli fa toccare con mano l’urgenza dei poveri, dei disadattati, degli ultimi. Ordinato vescovo di Molfetta il 30 ottobre 1982, nel 1985 viene chiamato alla guida di Pax Christi, movimento cattolico internazionale per la pace. Ampia la pubblicistica che lo riguarda, che va dalla spiritualità dell’impegno, alla pastorale, alla dottrina sociale, alla poesia. Il 20 aprile 1993, a pochi mesi dall’avventurosa e profetica missione a Sarajevo, con 500 testimoni disarmati, don Tonino muore a Molfetta. Al suo funerale partecipano 70mila persone, soprattutto giovani, che invadono pacificamente e silenziosamente la spianata del porto di Molfetta. Ora don Tonino giace in una tomba –santuario nel cimitero di Alessano, meta di numerosi pellegrinaggi.

• Per la sezione “Speciale”, (dedicata al personaggio scelto direttamente dalla giuria tecnica, senza la presentazione di apposita domanda di partecipazione al Premio) il premio è stato consegnato da Angela Valentino, presidentessa del Comitato “Premio Diomede” al professor Francesco Grelle, scrittore, ordinario (oggi in pensione) di “Storia del diritto romano” presso le Facoltà di Giurisprudenza delle Università degli Studi di Napoli, di Bari, di Roma (La Sapienza), di Lecce, preside della Facoltà di Giurisprudenza di Lecce e autore di numerosi scritti su “Canosa romana”.
Nato a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) nel 1935, ha conseguito la laurea di Giurisprudenza, con il massimo dei voti lode e dignità di stampa, presso l?università degli Studi di Napoli nel 1957. Assistente ordinario della cattedra di Diritto Romano della Facoltà di Giurisprudenza di Napoli ha conseguito nel 1965 la libera docenza do Storia del Diritto romano presso la stessa Facoltà. Diventa ordinario nel 1975. Insegna Storia del diritto romano presso le Facoltà di Giurisprudenza delle Università degli Studi di Napoli, di Bari, di Roma (La Sapienza), di Lecce. Dal 1997 al 2002 è preside della Facoltà di Giurisprudenza di Lecce. Al termine dell’Anno accademico 2004-2005 lascia l’insegnamento universitario. Autore di numerose pubblicazioni inerenti la storia amministrativa, le istituzioni romane, la storia agraria, ha riservato grande attenzione alla “Puglia romana” e più specificatamente a Canosa, di cui ha indagato tutte le fasi della storia in età romana.
Autore di numerosi scritti, ha pubblicato, tra gli altri, i volumi: “Una carriera municipale a Canusium”, Labeo nel 1980, “Canosa: le istituzioni e la società” nel 1981, “Le epigrafi romane di Canosa” di cui è stato anche ispiratore e coordinatore insieme a Mario Pani del progetto di creazione del corpus delle epigrafi romane di Canosa, raccolte e commentate in due volumi (Bari 1985 e 1990); “Canosa e la Daunia Tardoantica” nel 1986, “La Daunia tra le guerre sannitiche e la guerra annibalica” nel 1992 e “L’età annibalica e la Puglia”; “Canosa romana” nel 1993, Roma.


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Francesca Lombardi
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