20/08/2006. Matera - Al restauro antica cisterna.
MATERA - Su iniziativa della società Ipogea, impegnata negli studi contro la desertificazione e il recupero di beni culturali, sono cominciati a Matera nell’area della Italcementi spa, all’interno del Parco della murgia, i lavori di recupero di una antica cisterna «a tetto». Lo ha reso noto il presidente della società, Pietro Laureano, autore dell’inserimento dei rioni Sassi e dell’habitat rupestre nella lista dei beni tutelati dall’Unesco. L’intervento riguarda un esempio particolare di sistema idraulico mediterraneo e delle aree rupestri in particolari. Si tratta, infatti, di un «lamione» o stanza interrata per la raccolta delle acque piovane e coperta da due tetti a spiovente. La cisterna, che serviva per far fronte alle esigenze rurali dell’area, è lunga dieci metri, profonda quattro ed è larga sei. L’intervento, che segue al recupero di un’altra cisterna conclusosi nei giorni scorsi, è condotto dal direttore della Italcementi di Matera, Edoardo Giudiceandrea, con l’apporto degli operai della stessa azienda che collaborano al recupero dopo i turni di lavoro. Gli interventi di recupero della cisterna prevedono interventi di pulizia e consolidamento della struttura architettonica, sia all’interno che all’esterno e del sistema adduttore delle acque. «Questa cisterna - ha detto Laureano - si distingue dalla precedente restaurata nei mesi scorsi per la presenza di condotti sotterranei e pozzi di areazione. Un sistema del tutolo sistema alle foggare, il sistema tradizionale di distribuzione dell’acqua diffuso nei Paesi mediterranei. Contiamo - ha concluso - di valorizzare queste esperienze di recupero con una iniziativa comune che vedrà insieme le cisterne e i siti di raccolta delle acque di Basilicata, Puglia e Algeria».
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno on the web 19/8/2006
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