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18/01/2007.  ANIMALI - Ordinanza cani: ancora pił restrittiva.

ROMA - Piu' severe le regole per chi possiede cani, in particolare quelli pericolosi. E' stata infatti pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, l'ordinanza varata dal ministero della Salute prima di Natale. Nel regolamento, che porta la data del 12 dicembre 2006, restano in vigore le regole introdotte dai precedenti regolamenti dei ministri Girolamo Sirchia e Francesco Storace, vale a dire il divieto di addestramento teso ad esaltare l'aggressivita' dei cani e delle operazioni di selezione o l'incrocio tra razze canine con lo scopo di svilupparne l'aggressivita', e la sottoposizione dei cani al doping. Rimangono anche l'obbligo per chi possiede un esemplare appartenente alle 17 razze ''pericolose'' (tutte confermate dalle nuove norme) di applicare al cane museruola e guinzaglio nei locali pubblici, e di stipulare una polizza di assicurazione di responsabilita' civile per danni causati a terzi.

Tra le novita' introdotte, invece, il divieto di taglio di coda, orecchie e corde vocali per tutti i cani e la proibizione dell'utilizzo di collari elettrici, considerati ''fonte di paura e sofferenza'' per gli animali; ma viene introdotto anche l'obbligo per i possessori di cani delle razze considerate pericolose che non sono in grado di garantire la sicurezza, di avvertire le autorita' veterinarie, che possono arrivare anche a decidere la soppressione dell'animale. Il nuovo regolamento rischia di suscitare polemiche : Donatella Poretti, deputato della Rosa nel Pugno, parla di ''norma razzista'', e sostiene che ''non esistono cani pericolosi perche' di questa o quella razza, ma solo padroni che addestrano i propri cani perche' diventino pericolosi''. Dello stesso tono il commento di Grazia Francescato dei Verdi, secondo cui la lista e' ''punitiva nei confronti dei cani, mentre e' necessario fermare i loro padroni''.



Critiche nei confronti del provvedimento anche le associazioni animaliste: secondo Ciro Troiano, responsabile SOS Maltrattamenti della Lav,''Con questa Ordinanza, per la prima volta nel nostro ordinamento giuridico, si arriva a prevedere l'abbattimento dei cani in base alla razza di appartenenza e non piu' solo in base al loro stato di salute o comportamentale, e cio' rappresenta un grave e pericoloso capovolgimento normativo''. Pur accogliendo con favore la proibizione dei collari elettrici, anche l'Enpa si dichiara contraria alla discriminazione in base alla razza: ''Sono gli animali umani - si legge nella nota della Protezione Animali - a insegnare l' aggressivita' agli animali che, se vengono cresciuti in un clima sereno, tendono a sviluppare un' indole naturalmente socievole con persone e con i loro simili''. (ANSA)

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