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CANNE DELLA BATTAGLIA:
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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

24/01/2007.  NOTIZIE DAL GOVERNO 23 gennaio 2007 .

NUOVO CODICE DELLE AUTONOMIE LOCALI





Il Consiglio dei Ministri del 19 gennaio scorso ha approvato in via
preliminare uno schema
di disegno di legge che dà attuazione agli articoli 114, 117 e 118 della
Costituzione
(modificati dalla riforma del 2001) conferendo al Governo delega a
individuare e ripartire le
funzioni amministrative che spettano a Comuni, Province, Città
metropolitane, Regioni e
Stato, adeguare l'ordinamento degli enti locali, disciplinare l'ordinamento
di Roma capitale.
Il provvedimento, che disciplina altresì il procedimento di istituzione
delle città metropolitane,
contiene due ulteriori deleghe a effettuare la revisione delle
circoscrizioni delle Province,
finalizzata a razionalizzarne gli assetti territoriali a seguito della
definizione e attribuzione
delle funzioni fondamentali amministrative degli enti locali, nonché ad
adottare la "Carta
delle autonomie locali", strumento di coordinamento sistematico (formale e
sostanziale)
delle disposizioni statali che risulteranno dall'attuazione delle deleghe.
Il disegno di legge
delega è una vera e propria Carta fondativa dei rapporti tra diversi livelli
di Governo,
coniugando l'attuazione del Titolo V della Costituzione con il nuovo Codice
delle Autonomie.
In questo senso contiene: la ridefinizione delle funzioni fondamentali degli
enti locali per
semplificare, ridurre i costi e consentire il controllo da parte dei
cittadini e la riduzione o la
razionalizzazione dei livelli di governo.



http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/codice_autonomie_locali/index.html

                 



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LEGGE COMUNITARIA 2006





L'Aula della Camera dei deputati ha approvato definitivamente, nella seduta
del 17 gennaio
scorso, il disegno di legge recante ''Disposizioni per l'adempimento di
obblighi derivanti
dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria
2006'. Il
provvedimento si compone di 28 articoli e di tre allegati (A, B e C) con i
quali si recepiscono
27 direttive (1 con l'allegato A, 25 con l'allegato B e 1 con l'Allegato C).
La Legge comunitaria
2006 riprende in larga misura le precedenti leggi comunitarie, pur
contenendo alcuni
significativi elementi di novità. In particolare, il termine di esercizio
della delega è stato riportato
a 12 mesi anziché a 18 e si è introdotta la previsione che nel caso in cui
sia già scaduto, o sia
in scadenza nei sei mesi successivi, il termine di recepimento di alcune
direttive, i relativi
decreti legislativi di attuazione dovranno essere adottati entro sei mesi.
E' inoltre prevista la
necessità della relazione tecnica sugli schemi di decreti legislativi,
recanti attuazione di
determinate direttive, che comportino conseguenze finanziarie. Viene infine
reintrodotto l'obbligo
per il Ministro per le Politiche Europee di trasmettere una  relazione al
Parlamento qualora una
o più deleghe conferite dalla legge comunitaria non risultasse esercitata
trascorsi quattro mesi
dal termine previsto dalla direttiva per la sua attuazione e un'informativa
periodica (semestrale)
sullo stato di attuazione delle direttive da parte delle Regioni e Province
autonome. Questi i
settori principalmente interessati dal provvedimento: immigrazione e
sicurezza; giustizia;
sanità; tutela dell'ambiente; agricoltura; trasporti e comunicazioni;
attività produttive; finanze;
lavoro.



http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/comunitaria_06/index.html

                                 



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DIGITALIZZAZIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI DELLA GIUSTIZIA





Giustizia Civile, Giustizia Penale, Informatica giuridica e Giustizia
minorile. Sono queste le aree
prioritarie d'intervento indicate nel Protocollo d'intesa siglato dal
Ministro per le Riforme e le
Innovazioni nella Pubblica Amministrazione e il Ministro della Giustizia. Il
Protocollo nasce dalla
volontà di realizzare un programma organico di collaborazione fra i due
ministeri, con l'obiettivo
di migliorare in maniera sostanziale l'efficienza del servizio giustizia, da
cui discendono la
garanzia dei diritti dei cittadini e la competitività del Paese. Nella
giustizia, come in tutta la
Pubblica Amministrazione, il tempo è un fattore di qualità, e le tecnologie
digitali possono
rappresentare un alleato formidabile. Questi gli obiettivi prioritari
evidenziati nel protocollo per le
singole aree. Giustizia civile: migliorare la gestione del processo civile
in tutte le fasi mediante
l'eliminazione dei tempi di ''attraversamento'' con conseguente diminuzione
della durata del
processo e recupero di efficienza e trasparenza dell'iter del procedimento
civile. Giustizia
penale: migliorare l'efficienza del sistema penale in tutte le fasi in cui
si articola il processo,
dall'attività di indagine all'esecuzione della pena, garantendo il
trasferimento corretto e sicuro
delle informazioni tra i diversi uffici giudiziari e le articolazioni
ministeriali interessate. Tale
azione consisterà in una serie di interventi finalizzati alla creazione di
un sistema informativo
integrato costituente il sistema centrale della giustizia penale.
Informatica  giuridica: rendere
fruibili attraverso Internet le informazioni sia giudiziarie che normative,
migliorando ed ampliando
i servizi già disponibili. Giustizia minorile: realizzare un sistema
informativo integrato fra gli uffici
giudiziari minorili, e le diverse articolazioni del Dipartimento degli
Affari di Giustizia e del
Dipartimento della Giustizia Minorile.



http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/giustizia_informatizzazione/index.html

                               



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III RAPPORTO APAT SULLA QUALITA' DELL'AMBIENTE URBANO





Energia, mobilità, qualità dell'aria, rifiuti, acqua, suolo e territorio,
sono questi i principali temi
trattati nel III Rapporto dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente
(Apat) sulla qualità
dell'ambiente urbano presentato a Roma il 18 gennaio 2007. Il Rapporto Apat
2006 sulla
qualità ambientale delle aree urbane italiane vede notevolmente ampliato il
numero delle città
analizzate, che passa dalle quattordici dell'edizione 2005, dove erano
comprese le sole aree
metropolitane definite dalla normativa, alle ventiquattro della nuova
edizione, che include tutti i
capoluoghi di provincia con popolazione superiore a 150.000 abitanti. Il
rapporto, realizzato
con lo scopo di informare i cittadini ed aiutare chi ha responsabilità
politiche e decisionali ad
operare sulla base di dati tecnici e ambientali aggiornati e affidabili,
prende anche in esame la
questione del monitoraggio e il controllo delle risposte, ovvero dei
provvedimenti che vengono
presi allo scopo di risolvere - o quanto meno mitigare - gli effetti dannosi
e indesiderati
sull'ambiente e sul territorio. Circa il 75% della popolazione europea vive
in aree urbane, e si
stima che tale quota entro il 2020 debba raggiungere un valore dell'80%,
determinando così
un progressivo deterioramento dell'ambiente di vita ed una crescente
pressione sugli
ecosistemi. È perciò della massima importanza, al fine di programmare gli
opportuni
interventi, la continua osservazione di quanto avviene nelle aree urbane
sotto il profilo
dell'energia, della mobilità, della qualità dell'aria, dei rifiuti,
dell'acqua, del suolo, della natura e
del territorio.

http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/rapporto_apat/index.html

                                  



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27 GENNAIO IL "GIORNO DELLA MEMORIA"





Il 27 gennaio sarà celebrato  per la settima volta il "Giorno della
Memoria". Il  "Giorno della
Memoria" è stato istituito con la legge n. 211 del 20 luglio 2000, al fine
di ricordare, da una parte,
la data (27-1-1945) dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz e
commemorare la Shoah (in
ebraico "catastrofe", "distruzione", "desolazione"), le leggi razziali, la
persecuzione, la
deportazione, la prigionia e lo sterminio dei cittadini ebrei, dall'altra,
tutti coloro che pur in campi
e schieramenti diversi si opposero a quel folle progetto di genocidio, non
esitando a salvare altre
vite e a proteggere in condizioni difficili i perseguitati, anche mettendo a
rischio la propria vita. In
occasione del "Giorno della Memoria" sono organizzati incontri, cerimonie e
momenti comuni di
riflessione e di rievocazione dei fatti, in modo particolare nelle scuole di
ogni ordine e grado, su
quanto accadde allora al popolo ebraico e ai deportati militari e politici
italiani nei campi nazisti, in
modo da conservare viva la memoria di un tragico ed oscuro periodo della
storia dell'Europa e
del nostro Paese, affinché sia scongiurato per sempre il ripetersi di simili
eventi. Conoscere e
ricordare la Shoah può essere di valido aiuto per meglio comprendere le
ramificazioni del
pregiudizio e del razzismo; per realizzare una pacifica convivenza tra
etnie, culture e religioni
differenti; per creare, infine, attraverso la valorizzazione delle
diversità, una società realmente
interculturale.



http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/giorno_memoria_2007/index.html

                                    



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BANDO PER BORSE DI STUDIO PER VITTIME TERRORISMO E CRIMINALITA'






Scade il 1 febbraio 2007 il termine per la presentazione delle domande per
l'assegnazione di
borse di studio in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità
organizzata, degli orfani
e dei figli delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata,
delle vittime e dei superstiti
- figli e orfani - delle vittime del dovere (G. U. n. 1 del 2 gennaio 2007).
Il bando dispone per
l'anno accademico/scolastico 2005/2006 l'assegnazione di cento borse di
studio, dell'importo
di euro 2.582,28 ciascuna, riservate agli studenti universitari;
quattrocento borse di studio,
dell'importo di euro 206,58 ciascuna, riservate agli studenti che
frequentino la scuola elementare
e la scuola media inferiore; trecentoquaranta borse di studio, dell'importo
di euro 516,46
ciascuna, riservate agli studenti che frequentino la scuola media superiore.
Una percentuale pari
al 10% delle borse di studio per ciascuna delle tipologie sopra indicate è
riservata ai soggetti
portatori di handicap. Le domande per l'assegnazione delle borse di studio
devono essere
redatte in carta semplice secondo il modello dell'allegato A del bando di
concorso, ed essere
presentate all'ufficio scolastico competente in base alla residenza dello
studente o al Rettore
dell'Università alla quale il richiedente è iscritto. Saranno questi uffici
ad inoltrare le domande,
dopo averle istruite, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento per il coordinamento
amministrativo, via della Mercede, 9 - 00187 Roma.



http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/concorso_vittime_terrorismo/index.html





 

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