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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

04/07/2005.  SECONDO FESTIVAL DI MUSICA ETNICA “SUONI DAL MONDO A CANNE DELLA BATTAGLIA”.

Cittadella del Parco Archeologico Ambientale di Canne della Battaglia
A cura dell’Amministrazione Comunale di Barletta,
dell’Authority Comunale per Canne della Battaglia
con la collaborazione del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia


Rassegna di musica etnica proposta nel sito storico-culturale più significativo della neonata Sesta Provincia dal punto di vista archeologico, artistico e ambientale di tutta la Valle d’Ofanto.
Giunta con successo alla sua 2a Edizione, la rassegna “SUONI DAL MONDO A CANNE DELLA BATTAGLIA” anche in questo 2005 si dipanerà fra le rovine della omonima Cittadella e paesaggi di incomparabile valore poetico, fra tramonti e serate al chiaro di luna nel paesaggio mediterraneo che rimanda a echi di lontane battaglie oggi divenute simbolo di una nuova e convinta fratellanza di Popoli e di culture nell’antico Mare Nostrum.
Un'occasione, o meglio, tante occasioni, che coniugano sapientemente musica, suggestioni e itinerari quasi magici con la presenza di prestigiosi gruppi musicali italiani e stranieri.
Un percorso ideale nel nostro Territorio così ricco di storia e di fascinazioni, dove si respira il vissuto di una terra così generosa come è la Valle dell’Ofanto.
Il festival “SUONI DAL MONDO A CANNE DELLA BATTAGLIA” è uno dei grandi modelli di coniugazione fra patrimonio archeologico e paesaggistico, lo spettacolo dal vivo, la cultura e il turismo. Questo il cartellone di questa nuova edizione 2005.

• MERCOLEDI’ 27 LUGLIO
PINO ZIMBA E ZIMBARIA (ITALIA)

Pino Zimba - tamburello, violino a sonagli e voce Carmelo Ottobre - fisarmonica Simone Longo - tamburello e voce Gabriella Murciano - chitarra e voce Rossano Ruggeri - trees Salvatore Salentino - violino Cristina Santagada.
Pino Zimba è uno straordinario tamburellista, personaggio carismatico e amato dal pubblico, oltre che protagonista nel pluripremiato film "Sangue Vivo" di E. Winspeare. Zimbaria è la sua nuova scommessa, nata con l'intento di mantenere viva la cultura e la tradizione orale del Salento.
Il gruppo, composto da validi musicisti, presenta un repertorio di pizziche, canti d'amore e serenate, eseguite sempre su quella sottile linea che divide tradizione e innovazione, storia e ricerca, passato e presente.
Un gruppo convinto delle proprie appartenenze non solo musicali, ma anche dei valori concreti di una cultura che ha qualcosa da raccontare tramite le voci più intense e gli accordi di un’armonia antica.

• VENERDI’ 29 LUGLIO
ABBES BOUFRIOUA (ALGERIA)

Abbes Boufrioua

Abbes Boufrioua, algerino, compone brani in cui ritmi popolari arabi e berberi si amalgamano con quelli occidentali dando origine a un rai che è a metà fra il rock, il funky, la disco e una musica classica dal sapore d'Oriente che convive con influenze andaluse, afro-cubane e di reggae, il tutto a significare come tra i popoli e le loro culture i confini siano inesistenti, a dispetto di qualsiasi politica imperialista. Nella sua musica, quindi, c'è l'appello alla fratellanza fra gli uomini e alla pace nel mondo, un appello che non sa di retorica, ma che passa dalla sofferenza di chi vede svanire con la comunione dei popoli l'unica via che l'uomo ha di leggere in se stesso per giungere alla verità.
Algerino, virtuoso dell’oud, polistrumentista, Abbes Boufrioua compone la sua musica e canta i suoi testi che esprimono la sua personale ricerca sul rai algerino integrando ritmi e suoni del folklore mediterraneo con una musica che ripropone le antiche atmosfere dell’ Andalusia e nel contempo non disdegna elementi del pop del fanki e dei ritmi afro-cubani che sposano con gusto anche le più classiche melodie dell’occidente e dell’oriente.
Ne nasce una ritmica coinvolgente, specchio della nuova Africa, e una contaminazione a tutto campo sottolineata dai testi in arabo e in italiano: l’autore ci proietta in un mondo nuovo dove tutto riporta all’unità delle culture e dove non si parla più di paesi e genti diverse, ma delle emozioni e dei pensieri che uniscono tutti gli uomini a dispetto delle presunte differenze in cui politiche volte al male vorrebbero farci credere.
La nostalgia, la gioia di vivere, l’amore, l’intolleranza verso le guerre e la corruzione delle classi dominanti, espresse nei suoi testi, ci fanno riflettere sul valore dell’uomo e sulla sua capacità di reazione di fronte all’oscurantismo e alla discriminazione, frutti sterili dell’ignoranza e dell’egoismo. La musica di Abbes è un appello alla pace e la speranza in un mondo migliore.
La sua formazione è composta da musicisti di varia provenienza e lo spettacolo è completato da danza orientale e coro. E fra adawi, pizziche, darbuke, flamenchi, baladi e tarantelle proveremo gli incanti del grande lago del Mediterraneo.

• DOMENICA 31 LUGLIO
X-DARAWISH (GRECIA)r

Nascono nel 1996, dopo lo scioglimento degli Al-Darawish, e arrivano al successo con l'album Una ratsa mia fatsa. La loro anima mediterranea ha origine dalle diverse tradizioni musicali del mare nostrum a cui i 5 musicisti appartengono, e ruota attorno ad un "asse virtuale" di "ritmo orientale, orizzonti multivocali, colori multietnici".

• MARTEDI’ 2 AGOSTO
ENZO AVITABILE ED I BOTTARI DI PORTICI (ITALIA)

Un disco tutto italiano prodotto per "Il Manifesto" dal napoletanissimo sassofonista Enzo Avitabile qui assieme ai "bottari" di Portici e ad una schiera di ospiti internazionali più che prestigiosi quali Khaled, Amina, Manu Dibango, Hugh Masakela, Simon Shaheen, Baba Sissoko e Bachir Mizmar.
"Salviamo il mondo" è un grido d'allarme, un invito a coloro che sono consapevoli dell'offesa continua operata nei confronti di madre natura e dei suoi elementi. Se c'è una montagna c'è una foresta e allora ci sono gli alberi, quindi c'è l'acqua, perciò c'è il fiume, che forma il mare, il quale si trasforma in cielo... e se c'è un cielo c'è anche la vita. Un inno alla vita quindi, che si manifesta attraverso l'amore per la natura e per le sue creature abbandonate con cinico egoismo dall'indifferenza altrui ("nessuno è figlio di nessuno tutti si nasce dall'amore"). Un inno, in dialetto napoletano, contro le guerre sempre presenti nel mondo, le differenze fra i popoli e le ingiustizie, che segue il ritmo serrato dei bottari (le cui origini pare risalgano al 1300) i quali usano botti, tini e falci come percussioni scandendo ritmi arcaici di derivazione pagana e contadina con funzione scaramantica. Un disco che nel panorama "world" internazionale ha meritato una giusta attenzione mentre in Italia, come al solito, ... ma questo è ormai un discorso vecchio! La collaborazione di Enzo Avitabile con musicisti africani (tra i quali Khaled, Amina, Manu Dibango) dà luogo a questo imperdibile cd edito dal manifesto in cui il sassofonista napoletano crea un perfetto cocktail mediterraneo, mescolando ritmi africani e italiani (pizzica salentina o tarantella) e i testi in dialetto. Alle percussioni i Bottari di Portici (che suonano con botti e mastelli di legno e falci).

Pro Canne News – Ufficio Stampa & Pubbliche Relazioni

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