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Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

10/12/2007.  BARLETTA - MOSTRA DELLA PITTRICE ANNA SURIANO.

Inaugurata nella sala espositiva della Fondazione De Nittis a Barletta (via Indipendenza 27) la mostra antologica di pittura e scultura dell'artista Anna Suriano.
E' intervenuto al vernissage Vinicio Coppola, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno.
La rassegna resterà aperta al pubblico fino al prossimo 18 dicembre (11-13; 18,30-21,30).


L’arte di Anna Suriano è intrisa di passione per il colore e il ritmo dei suoi accordi. I fiori delicati e vitali, le nature morte che raccontano la vita quotidiana, i frutti palpitanti che dialogano con situazioni di luminosità diverse, le presenze arboree dei paesaggi rarefatti in cui tutto è terso e immobile, hanno una levità di tocco che s’accompagna spesso alla poesia. I volti, dalla femminilità malinconica e seduttiva, permeati dallo spaesamento onirico dei territori della memoria, sono sospesi tra la fedeltà alla tradizione del ritratto verista e il sintetismo ricco di pathos che forgia figure enigmatiche e pensierose, con una cifra personalissima distaccata da mode e maniere. La sua maturità artistica, nei lavori recenti, è sfociata in opere che suggeriscono cifre informali e concettuali e si accendono nell’accostamento di inflessioni vivaci e repentine; composizioni modulari che hanno cancellato l’impronta naturalistica delle cose e dell’uomo, per dare corpo a un’astrazione ragionata impregnata di umori e di sensi che sembrano tuttavia conservare il profumo della natura, esprimendosi con la pregnanza e l’unicità del colore tonale, nella luce viva e consapevole. E’ tale la varietà del repertorio iconico e delle tecniche, che ogni tentativo di semplificazione si perde nella meraviglia dei punti di vista e le opere divengono metafore dei nostri pensieri e dei nostri ricordi.

Quello di Anna Suriano è un linguaggio dal carattere fortemente espressivo e dalle calde sensibilità, insite nell’articolarsi delle cromie e nella capacità di evocare l’essenza della vita nell’opera, le immagini pulsanti generano superfici vibranti di passione narrativa e lirica che non replicano l’esistente, ma lo trasformano in atmosfere di luminosa musicalità. E’ un’arte di interni e sottintesi, che volge lo sguardo ai sentimenti, toccando il tema del ricordo, dell’intimità, del sogno. Un’arte investita del potere tutto muliebre di generare espressioni versatili che raggiungono la sintesi tra emozione e forma, attraverso il soffio lirico della natura, laddove il dato naturalistico è la piattaforma di partenza per un’avventura creativa che trasfigura in tracce memoriali della realtà, visioni registrate nell’anima. Il mezzo figurativo suggerisce letture più profonde su altri livelli, in una tensione contemplativa che determina una poetica intessuta di slanci evocativi e narrativi.

La Suriano sente la necessità impellente di creare qualcosa di sempre nuovo, raccontando storie con il colore, concentrandosi sull’essenziale senza tralasciare il particolare. Le sue creature sono un’epifania di luce, pagine di poesia nell’intelaiatura compositiva, visioni intuitive che intrecciano i fili di un affascinante racconto.

L’osmosi tra figurazione e astrazione, il dialogo tra antico e contemporaneo, crea nuovi, affascinanti e suggestivi approcci emotivi, con uno stile di immediata comunicatività. I soggetti dipinti o scolpiti, spaziano tra le pieghe del vissuto, hanno uno spessore e una verità che supera qualsiasi precettistica formale, sono carichi di pulsioni spirituali, recano tracce di pensieri nella luce che dissolve e costruisce, si mostrano come elaborazioni creative di vicende esistenziali interiorizzate.

La scultura, nel suo ruolo parallelo a quello della pittura, rivela nella forza plastica e nell’equilibrio delle parti, una fine capacità di vibrazione psicologica che ne svela le straordinarie potenzialità di senso. La sua produzione esprime un’energia concettuale ed epidermica che travalica la pura dimensione dell’arte, soprattutto quando celebra e canta le bellezze della terra. Parla di una natura linfatica ed eterna, osservata in un intimo e sommesso colloquio per cantarne i segreti e il moto intrinseco, attraverso una sinfonia di colori enigmaticamente suggestivi, osservati nella loro potenzialità costruttiva. Una sinestesia di silenzi permea i suoi paesaggi, nutriti di voci lontane e suoni misteriosi, captabili solo da un’anima meditativa. La referenza oggettiva, per quanto mai meramente imitativa, convive con nuances di autonomo valore espressivo, in una ponderata sintesi compositiva unita a un intimismo dell’interpretazione. Torna alla mente Cezanne, dove il ritmo del paesaggio è costruito interamente attraverso la luce-colore.

Anna Suriano ricerca il noumeno oltre il fenomeno, l’essenza oltre l’apparenza, la poesia nella natura e l’arte in ciò che è più familiare. Sa cogliere, con segno sicuro e inconfondibile identità stilistica, i processi psichici, il significato di un gesto, il peso dei sentimenti inespressi e delle cose non dette, fino a farci perdere come in una sorta di abbraccio familiare e materno.

Rossella Falcone


Clicca qui per visionare la recensione pubblicata sulla Gazzetta del Nord Barese







 

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