27/09/2005. Turismo - Italia poco competitiva.
ROMA - Il turismo italiano è meno competitivo del passato e mostra un andamento più critico rispetto a diversi paesi concorrenti, perdendo quote di mercato in particolare nei confronti della Spagna, paese con costante crescita di presenze. L’Europa, in generale, si dimostra un’area che stenta a tenere i ritmi di crescita mondiali, dove paesi di grandi dimensioni e in forte espansione economica, come India e Cina, muovono flussi crescenti in entrata e in uscita. E’ questo il quadro che esce dalla presentazione della XIV edizione del Rapporto sul turismo italiano, 900 pagine di dati e analisi realizzati da Mercury Srl con il coordinamento di Emilio Becheri e la direzione scientifica di Piero Barucci. Quest’anno la ricerca è stata arricchita da una indagine Doxa che dimostra, tra l’altro, come l’estate 2005 abbia visto in Italia un calo significativo delle presenze di circa il 4%, con effetti diversi sui vari turismi. In particolare, è diminuito il turismo balneare tradizionale (-5,5%), sono crollate di quasi l’11% le presenze negli agriturismi e aumentate quelle nelle città d’arte (+3,2%). Sostanzialmente stabile, invece, l’andamento dei comparti affari (-0,5%) e termale (+1%). Una diminuzione più sensibile si registra al nord-ovest e al centro, più accentuata per gli stranieri che per gli italiani, dove le strutture alberghiere di categoria più alta e i campeggi tengono meglio rispetto ad agriturismi e case in affitto. Nel corso della presentazione del Rapporto - che avviene nell’ambito delle iniziative in occasione della celebrazione della Giornata mondiale del turismo - verrà anche presentata la campagna promozionale straordinaria dell’Enit, l’Ente nazionale del turismo italiano.
27/9/2005
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