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24/01/2010.  LAVELLO - "VOGLIAMO ABBANDONARE LA BASILICATA ED ENTRARE NELLA PROVINCIA BT".


Dalla Capitanata alla provincia di Bat. Ma il risultato finale non cambia: Lavello vuole lasciare la Basilicata e diventare una città pugliese. Se nei mesi scorsi s’era fatta avanti l’ipotesi di puntare su Foggia, rispolverando un vecchio progetto del 1980, oggi i lavellesi guardano con particolare attenzione alla neonata sesta provincia della Puglia, al triangolo Barletta, Trani e Andria.

Giovanni Merra, uno dei componenti del comitato cittadino che nei giorni scorsi ha richiesto formalmente al Consiglio comunale di attivare una consultazione popolare per il passaggio del Comune di Lavello alla Puglia. è convinto della buona riuscita della proposta: «La nostra iniziativa - dice - nasce dalla considerazione che tra la nostra città e la Puglia ci sono antichi legami culturali ed economici. La rete territoriale sanitaria, la viabilità, l'istruzione e non solo evidenziano da decenni una integrazione della comunità lavellese con la Puglia e in particolare con la neonata Provincia del bacino dell'Ofanto. Siamo intenzionati - prosegue Merra - ad aprire un dibattito sulla nostra proposta, per arrivare al più presto a un Referendum. Prima però aspetteremo che sia chiusa la parentesi delle elezioni regionali. Questo, perché la nostra proposta, che interessa la cittadinanza in maniera trasversale deve andare oltre la politica e non deve diventare oggetto di possibili strumentalizzazioni. I consiglieri comunali Pettorruso e Lamanna - dice ancora - ci hanno assicurato che dopo le elezioni, la nostra proposta sarà portata in Consiglio comunale. E il nostro compito sarà quello di sensibilizzare la cittadinanza con manifestazioni, convegni e incontri pubblici. Le ragioni - prosegue - sono tante, basti pensare che Lavello non fa parte nemmeno del Parco dell'Ofanto, a differenza di comuni come Minervino Murge e Spinazzola, nonostante il suo territorio sia il più attraversato da quel fiume».

«I motivi della nostra presa di posizione - interviene Mauro Pellegrino, un altro componente del comitato - sono tanti. Se si pagano le tasse, in cambio vorremmo servizi per la nostra comunità in materia di sanità, agricoltura, istruzione, viabilità ambiente. Invece riceviamo solo ingratitudine dalla nostra regione. In Puglia sarebbe diverso».

Ma che ne pensano i rappresentanti dell'amministrazione comunale? Il sindaco Antonio Annale non sembra molto convinto. «In realtà - commenta il primo cittadino - mi sento estraneo a questa proposta. Non ritengo ci sia realmente un dibattito a livello istituzionale sull'eventualità di far passare Lavello dalla Provincia di Potenza a quella di Barletta-Andria-Trani. Il dibattito sulla questione è aperto e legittimo. Ma non stiamo prendendo in considerazione l'ipotesi di un referendum».

«Si tratta di un'idea - dice invece il vicesindaco, Domenico Gisondi - che già sostenni qualche anno fa. Se continuiamo a essere trattati come lucani di serie B allora è meglio cambiare ed entrare a far parte di una Provincia con la quale abbiamo molte affinità. Siamo un paese di confine, di periferia, ma non per questo dobbiamo essere snobbati come avviene ormai da tempo. La classe dirigente regionale - continua - è poco attenta alle nostre istanze, non ci considera alla stregua degli altri comuni. Ci sentiamo trascurati sotto diversi punti di vista: quello dei finanziamenti, delle decisioni, delle iniziative. Proprio per questo si potrebbe prendere in considerazione l'ipotesi di diventare un comune pugliese».

[f.rus.]

Fonte: La Gazzetta on the web Sabato 24 gennaio 2010





 

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