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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

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05/02/2010.  BARLETTA - CENTRALE A BIOMASSE: IL SINDACO MAFFEI CHIARISCE.


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Sarà indispensabile il parere favorevole del Consiglio comunale e l’autorizzazione definitiva da parte della Regione Puglia prima di agire.

Da parte dell’organo esecutivo dell’Amministrazione è stato quindi compiuto un passo che, singolarmente considerato, non autorizza nulla. Si vogliono invece valutare, responsabilmente, opportunità e vantaggi di una simile centrale sul territorio cittadino, fermo restando che non si agirebbe in presenza d’accertati rischi>>.

E’ quanto ha sottolineato oggi il Sindaco di Barletta, ing. Nicola Maffei, nel corso della conferenza stampa convocata a Palazzo di Città per chiarire la posizione dell’Amministrazione comunale in merito al provvedimento con il quale la propria Giunta ha espresso parere favorevole alla richiesta di installare impianti di produzione d’energia rinnovabile da biomasse, formalizzata nel gennaio 2009 dalla “TRE - Tozzi Renewable Energy S.p.A., con sede legale a Mezzano (RA).

Presenti all’incontro odierno anche il vice Sindaco rag. Franco Caputo, i dirigenti comunali ing. Salvatore Mastrorillo (Ambiente e Servizi Pubblici) e ing. Ernesto Bernardini (Piani e Programmi Urbani).

I vantaggi derivanti da un simile insediamento, come noto, possono riassumersi nelle opportunità d’incremento dell’occupazione, direttamente o indirettamente impiegata nella centrale, nei benefici economici per la locale Amministrazione (le cosiddette royalties da destinare ad opere ed infrastrutture d’interesse pubblico) e, ovviamente, nella primaria possibilità di produrre energia elettrica e termica da fonti rinnovabili.

I rischi sono da ricercare nelle eventuali criticità che deriverebbero dall’impatto ambientale. A tal proposito, la TRE S.p.A. ha già fornito ampie rassicurazioni, specificando tra l’altro che i gas liberati sono una decima parte di quelli derivanti dall’inquinamento urbano e che l’energia termica recuperata consentirà di ridurre i consumi totali d’energia. Inoltre, si contribuirebbe in maniera notevole alla limitazione del gas serra emesso in atmosfera, poiché l’energia non prodotta con fonti rinnovabili sarebbe comunque ricavata da combustibili fossili o nucleari.

Sostenibile anche la movimentazione degli oli combustibili (biomasse vegetali oleose) che servirebbero ad alimentare la centrale: è stimata in circa 150 tonnellate giornaliere equivalente a circa 5/6 autobotti da e per il porto.

Sotto il profilo urbanistico, è stato anche sottolineato, l’insediamento industriale è compatibile con la destinazione di zona impressa dalla recente variante approvata dalla Regione Puglia. Quindi la presenza della struttura turistico – ricettiva in fase di realizzazione nella medesima zona non interferisce affatto con gli insediamenti industriali.

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