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08/04/2010.  TRANI - PROPOSTA DEL SINDACO: CENTRO STORICO PATRIMONIO MONDIALE DELL'UMANITA'.

Eravamo rimasti alla denominazione della cattedrale quale «monumento messaggero di una cultura di pace» da parte dell'Unesco. Da allora sono trascorsi dieci anni e si avevano più notizie circa l'auspicata «promozione» dello storico monumento romanico sul mare di Trani a «patrimonio mondiale dell'umanità», rango che già compete a Castel del Monte, non a caso fra le mete turistiche più affermate della Puglia e della nostra provincia proprio grazie all'etichetta «doc» di cui gode dal 1996.

Il tempo trascorreva e si pensava che non se ne facesse più nulla. Invece si stava e si sta lavorando tuttora ad un progetto ancora più ambizioso: non la sola cattedrale, ma l'intero centro sto rico di Trani patrimonio mondiale dell'umanità, ovviamente sempre sotto la tutela dell'Unesco. L'idea è stata rilanciata ultimamente dal sindaco, Pinuccio Tarantini, che ha anche l'onestà intellettuale di riconoscere ad un ex assessore della giunta del suo predecessore, Carlo Avantario, il merito di averci pensato e lavorato per primo: «Infatti fu l'architetto Giovanni Capone - dà atto il primo cittadino - ad avviare il percorso -, ma non ebbe la possibilità di portarlo avanti per lo scarso tempo che ebbe a disposizione e perché ad un certo punto la strada si era complicata per il subentro di tecnici nell'iter. Noi stiamo cercando di semplificare il percorso insieme con il presidente del club Unesco di Trani, Vincenzo Camporeale».

Ma sulla base di quali peculiarità Trani ambisce a guada gnare questo titolo per tutto il suo borgo antico? «Vi sono ragioni storiche, ovviamente - risponde il sindaco -, ma intanto qualcosa lo stiamo facendo noi riqualificando piazze, strade e pedonalizzando sempre di più il centro storico. Insomma, stiamo creando le condizioni perché si verifichino i presupposti richiesti dall'Unesco, vale a dire la compresenza di tutti gli stili architettonici da una parte e, dall'altra, la totale fruibilità tuiristica dei luoghi, affrancati il più possibile dal traffico automobilistico. Ovviamente noi stiamo cominciando a tallonare l'Unesco, ma nel frattempo dobbiamo fare ancora molto altro per raggiungere una situazione tale da vedere la nostra futura istanza accolta».

Il riferimento è, soprattutto, al la prestigiosa ma difficile compresenza della cittadella giudiziaria. I palazzi storici in cui si amministra la giustizia sono un vanto per la Trani giudiziaria - e l'inchiesta su B e rl u s c o n i è diventata senza volerlo uno straordinario strumento di propaganda turistica per la città -, ma anche un problema proprio in funzione della vocazione pedonale che deve avere il centro storico. Il progetto, anche qui, è liberare quei luoghi dalle auto.

«La ricerca di un immobile lontano dal centro storico in cui ospitare, con l'eccezione di quella penale di palazzo Torres - spiega Tarantini - si legava anche a questa esigenza. Gli addetti ai lavori per il momento hanno frenato, noi ci stiamo attrezzando per trasformare l'ex distilleria Angelini in un'area parcheggio da destinarsi in primis proprio agli operatori della giustizia. In questo modo dovremmo avere un quadro migliore di tutto».

Impossibile prevedere tempi e modi di questo progetto, ma ormai l'idea è lanciata: «Il nostro centro storico tira sempre più, e le recenti presenze di Pasqua e pasquetta lo dimostrano. Possiamo destagionalizzare sempre più il turismo, ma questo riconoscimento non nego ch ci aiuterebbe tantissimo. Ci proveremo fino in fondo».

NICO AURORA
Fonte: La Gazzetta del Nord Barese
Giovedì 8 aprile 2010


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