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07/06/2010.  BARLETTA - VIETATO AI DISABILI IL MUSEO NEL CASTELLO.

"Oggi avremmo tanto voluto visitare il Polo museale presente nel castello di Barletta. Ma questo evidentemente per noi diversamente abili non è possibile. Credo che sia una vera ingiustizia, una violazione delle legge che parla chiaro in tema di accessibilità ai luoghi pubblici per chi ha una deambulazione ridotta o inesistente ed un fatto estremamente grave da un punto di vista della civiltà che dovrebbe contraddistinguere un città".

Questo il commento, a caldo - non solo per la temperatura - di Romeo Tuosto, responsabile dell’Ufficio «H» (disabili) della Cgil di Barletta.

Ieri mattina in compagnia di altri diversamente abili dell’Unitalsi, su sedia a rotelle, non hanno potuto visitare il Polo museale, di recente inaugurazione, all’interno del castello di Barletta.

Si sono dati appuntamento ma quando hanno chiesto di entrare per visitare la struttura, con garbo e costernazione, il personale addetto ha dovuto rispondere negativamente.

A questo punto i diversamente abili non si sono persi d’animo e, per protesta, hanno stazionato proprio innanzi alla scala, per loro inaccessibile, che porta alla struttura.

Una protesta civile e silenziosa che ha anche raccolto la solidarietà dei tanti turisti che transitavano. E salivano al Polo Museale.

A tal proposito proprio la signora Mirella di Torino ha voluto rimarcare che: "Mi dispiace molto per quello che sta avvenendo. Non mi sembra affatto una bella cosa che gente che non è in grado di muoversi non debba essere messa nelle condizioni di avere accesso. Personalmente, tanto per la mia età quanto per vari acciacchi che mi porto da vari anni, non potrò salire per le scale e se ci fosse stato un ausilio sarei andata a visitare i quadri. Ripeto mi dispiace molto e mi auguro che al più presto tutto sia regolarizzato".

Romeo Tuosto, però, non riesce "minimamente ad immaginare una spiegazione logica e legale a tutto questo".

"Vorrei precisare che la nostra non è una richiesta assurda o una concessione che ci viene fatta - continua Tuosto, seduto sulle scale in segno di protesa -. La Legge 104 è inequivocabile: tutti devono avere accesso alle strutture pubbliche. Sinceramente non capisco come sia stato possibile che, nelle more di una soluzione finale, non sia stata adottata una temporanea al fine di permettere a noi disabili di accedere all’interno".

In realtà, la struttura del castello, è largamente accessibile ai diversamente abili. Infatti all’entrata vi è una rampa che permette di accedere, la biblioteca comunale ha un servo scala e la sala Rossa ha una comoda rampa.

Ugualmente il palazzo della Marra è perfettamente accessibile essendoci un comodo ascensore. E proprio su questo che Tuosto punta l’indice.

"Proprio il giorno dell’inaugurazione del Polo Museale avevo chiesto al sindaco Nicola Maffei il perchè di una situazione simile e lui mi aveva assicurato che erano in itinere le richieste alla Sovraintendenza dei beni culturali per trovare la soluzione. E proprio a questo punto che ritengo si stia violando la Legge 104 perchè se non è data la possibilità di accesso ai disabili una struttura pubblica non deve essere aperta. Cosa è successo?".

Altra "doglianza" da parte di Tuosto è stata la "mancanza di risposte ufficiali da parte del personale del Comune".

"Ad onor del vero tanto gli addetti allo sbigliettamento quanto il personale di guardiania del Polo museale sono stati molto comprensivi e corretti nei nostri confronti. Ho anche informato dello spiacevole episodio, per telefono, i vigili urbani. Loro, impegnati per il raduno delle Vespe, mi hanno invitato ad effettuare una relazione. Sinceramente avremmo voluto che lo facessero loro tenuto conto che, a nostro parere, è in corso una violazione di una Legge dello stato. In ogni caso ci auguriamo che al più presto il sindaco Nicola Maffei, la dirigente Emanuela Angiuli e chi altri di competenza abbiano la sensibilità istituzionale ed umana di risolvere questa incresciosa situazione. Nei prossimi giorni mi recherò a Palazzo di Città per conoscere gli sviluppi di questa incresciosa situazione. Aggiungo che tutti noi a cui è stato negato l’accesso abbiamo lasciato una memoria scritta sul libro dei visitatori. Spero che la prossima volta potremo commentare le opere d’arte".

GIUSEPPE DIMICCOLI

Fonte: La Gazzetta del Nord Barese
Lunedì 7 giugno 2010
I DIRITTI NEGATI


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