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09/01/2006.  ANDRIA - Poco alla volta torna alla luce la storia dell'uomo primitivo che ha vissuto nella zona di confine tra l'area Daunia e quella di Peucetia.

«Nel nostro territorio censiti 18 siti archelogici»

Un patrimonio ricco di storia e non limitato solo alla zona di Santa Barbara, ricchissima di reperti La mappa delle località è oggetto di studio: si va dal Neolitico all'età del bronzo e all'età classica


Sono diciotto (per ora) i siti archeologici censiti nel territorio di Andria. Un numero che, di fatto, permette di attivare un sistema informativo dei siti archeologici censiti nel territorio e, ancora, di andare al di là dell'idea iniziale e cioè di considerare sito archeologico soltanto la zona del monte di Santa Barbara. L'intera mappa dei siti è da qualche anno oggetto di studio e va ricordato che l'indagine è partita nel '97, quindi circa dieci anni fa, quando l'amministrazione comunale giunse ad una bozza di protocollo di intesa, cui seguì, nel 2001, la convenzione tra il Comune di Andria, il Politecnico di Bari e la Sovrintetendeza ai Beni archeologici, che ha diretto i lavori specifici di ricerca del sito di Santa Barbara.

La prof. Francesca Radina, esperta in ambito preistorico, ha sottolineato che «Santa Barbara è solo uno dei siti archeologici maggiormente conosciuti e tra i più importanti del territorio andriese, sito di confine tra l'area Daunia e quella di Peucetia, oggetto di studio in quanto racchiude le fasce di età del neolitico, quella dell'età del bronzo sino ad arrivare all'età classica. Le immagini sono state raccolte dal Politecnico di Bari e il prof. Paolo Perfido ne ha curato una visione in via telematica.

Ai siti archeologici è interessata l'associazione 'Catuma', e la presidente, Maria Teresa Natale, ha ribadito che «l'obiettivo principale è ora quello di diffondere la conoscenza di tale sito, ma soprattutto tutelare tutto ciò che fa parte del patrimonio cittadino». E sulla necessità di tutelare, ma anche di far conoscere e di diffonderne la valenza, ha insistito l'assessore comunale ai Lavori pubblici, Ottavia Matera. Questi i diciotto siti archeologici censiti nel territorio di Andria: masseria Tavernola, monte Santa Barbara, monte Farone, Santa Lucia, Coda di Volpe, Murge di Toro, masseria Quadrone, monte Cocuzzo, villa Porro-Macchie di Rosa, Torre della Guardia, monte dei Tremiti, Tafuri, Troianelli, Posta di bosco di Spirito, centro storico, Gurgo, Castel del Monte, Palese (di sopra e di sotto).

Un elenco che dimostra come la presenza archeologica nel territorio di Andria sia consistente e che vada al di là del conosciuto quadrilatero formato da monte Santa Barbara, monte Faraone, Santa Lucia, monte Cocuzzo. Una presenza che, appunto, innesta due priorità. La prima: valorizzare tali siti archeologici. La seconda: diffondere e promuovere la conoscenza degli stessi siti.

Michele Palumbo

Fonte: La Gazzetta del Nord Barese 05/01/2006





 

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