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CANNE DELLA BATTAGLIA:
RIPULIAMO DALLO SCEMPIO LA FONTANA DI SAN RUGGIERO
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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

14/11/2010.  SOS CANNE DELLA BATTAGLIA - CROLLA LA CITTADELLA COME A POMPEI: DOV'ERA IL CENTRO-SINISTRA DI BARLETTA IN QUESTI ULTIMI DIECI ANNI? SCRIVETE ED INVIATE LE FOTO A REPUBBLICA.IT PER DENUNCIARE DEGRADO, SPRECHI, INCURIA E ABBANDONO.

"Canne della Battaglia crolla come Pompei, colpa del centro-sinistra barlettano" 


Mentre il Comune di Barletta aderisce allo sciopero della cultura contro i tagli decisi dal Governo Berlsuconi , Canne della Battaglia cade a pezzi come Pompei.


"Ma in questi ultimi dieci anni il centro-sinistra al governo di Barletta" per il sito archeologico annibalico "cosa ha fatto?", attacca deciso Nino Vinella, presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia.


"Barletta dice no ai tagli alla cultura imposti dal governo nazionale. È una scelta miope a breve termine (Pompei crolla) e lo è anche a lungo termine, perchè investire in cultura nei momenti di crisi permette di riattivare l'economia. E per questo si unisce, venerdì, alla protesta di Federcultura" .


Vedi Telesveva.it http://www.telesveva.it/Video/video.aspx?id=2346


"Questo lo slogan scelto su Facebook dal sindaco di Barletta, Nicola Maffei, - prosegue Vinella -per aderire allo sciopero indetto in tutta Italia contro i tagli alla Cultura da parte del Governo. Ma c'è anche il rovescio della medaglia".


"Ricordo ancora una volta all'amico Nicola, sindaco di Barletta, come ho già fatto domenica scorsa 7 novembre al Circolo Unione nella serata del Premio Barletta Cultura Operosa davanti a folto e qualificato pubblico, l'avvenuto crollo del muraglione alla Cittadella di Canne della Battaglia, crollo risalente al 2003 ed ancora lassù come monumento all'abbandono e di come i soldi, anche quando ci sono ed arrivano perché sollecitati, vengono spesi male da una gestione latitante!", attacca Vinella.


"Permettemi di aggiungere inoltre, per onestà ed obiettività (seguo da giornalista iscritto all'albo le vicende di Barletta fin dal 1975), che non credo sia utile prendersela adesso con Berlusconi premier e Bondi+Tremonti a livello nazionale addossando loro le colpe sul crollo di Pompei perché di centrodestra", osserva il presidente del Comitato Pro Canne della Battaglia.


"Dovremmo allora ricordare tutti quanti noi barlettani - continua Vinella - che dalla firma del Protocollo d'intesa per la gestione condivisa di Canne della Battaglia fra Comune di Barletta e Soprintendenza Archeologica (27 febbraio 1999, sindaco PD dott. Francesco Salerno) le attenzioni o le distrazioni su Canne della Battaglia siano state sempre e solo di fonte centro-sinistra?"


"Coi relativi: appalto per l'illuminazione della Cittadella (nota impresa barlettana con esponente oggi presidente di formazione politica) che disastrosamente non funziona più da un pezzo; degrado della Fontana di San Ruggiero; mire speculative sulla Masseria di Canne fra progettisti e tecnici di area centrosinistra; raddoppio dell'Antiquarium con 800.000 euro che si sono investiti per un immobile oggi ridotto a scatolone di cemento vuoto".


"Per favore, asteniamoci intelligentemente - afferma Vinella - dal farci male politicizzandoci strumentalmente fino a questo punto! Restiamo coi piedi in terra e cerchiamo di essere pratici: a fine novembre resterà a casa il primo dei tre licenziati al bookshop, a metà dicembre gli altri due. E dopo? Chiuso per lutto".


"Spero che altri Amici e Concittadini intervengano su tale questione... immorale perché ci colpisce nell'onore e nelle tasche di tutti! Cerchiamo infatti sempre concittadini ed amici interessati a tenere alto questo dibattito e le ricerca di soluzioni a questi problemi, - conclude - e non invece sbandieratiri di buone intenzioni sul piano inclinato delle prossime elezioni al Comune".


Fonte: Barletta Live


14 novembre 2010


http://www.barlettalive.it/news/news.aspx?idnews=4181


L'INIZIATIVA DI REPUBBLICA.IT


Con i lettori per salvare i monumenti a rischio


di GIOVANNI VALENTINI


L'Italia, si sa, è il Paese che detiene il più grande e ricco patrimonio artistico del mondo. Monumenti, palazzi, chiese, siti archeologici. Una risorsa e un'attrattiva straordinaria anche per il turismo, la nostra principale industria nazionale.


Ma spesso, come conferma purtroppo il crollo della Domus dei Gladiatori a Pompei, questo immenso patrimonio viene abbandonato all'ingiuria del tempo e degli uomini, per noncuranza, trascuratezza o mancanza di fondi. Quanti sono i beni artistici e culturali a rischio? Quali sono le loro condizioni? E dove si trovano esattamente? Chi ha colpa di un tale degrado e che cosa si può fare per fermarlo?


Mentre il ministro Sandro Bondi cerca come Ponzio Pilato di lavarsene le mani e viene messo giustamente sotto accusa in Parlamento con la richiesta di dimissioni, torna in mente una celebre frase di John Kennedy ripresa anche dal presidente Obama: "Non ti chiedere quello che lo Stato può fare per te, ma quello che tu puoi fare per lo Stato".


E allora, che cosa possiamo fare intanto noi, cittadini del Malpaese, per salvare i nostri monumenti, i nostri palazzi, le nostre chiese, i nostri siti archeologici? Lanciamo qui un S.o.S, un appello alle nostre lettrici e ai nostri lettori, per invitarli a segnalare a Repubblica.it i monumenti a rischio, indicandone la rispettiva denominazione e collocazione geografica, inviando via e-mail anche foto o filmati.


Sarà una mobilitazione popolare in difesa di un patrimonio comune che abbiamo ricevuto dalle generazioni precedenti e dobbiamo riconsegnare a quelle future. Cercheremo così di compilare insieme un inventario, una mappa dei beni artistici e culturali in pericolo, per richiamare l'attenzione di tutti i soggetti e gli enti che sono preposti alla loro salvaguardia. Nessuno avrà più alibi per dire che non sapeva o non poteva.


http://www.repubblica.it/cronaca/2010/11/08/news/un_s_o_s_per_salvare_i_monumenti_a_rischio-8881010/?ref=HREC2-3


LA GALLERIA FOTOGRAFICA


Nelle immagini (Foto esclusive La Gazzetta dell'Archeologia on line di Giovedì 11 novembre 2010) lo stato di abbandono e di diffuso degrado nell'area della Cittadella a Canne della Battaglia 


LA RASSEGNA STAMPA SUL WEB


Ecco cosa può accadere quando ci sono i soldi, ma spesi male!
 

Crolla l'archeologia: da Pompei a Canne della Battaglia


Il muraglione crollato sulla Cittadella a maggio 2003 era stato restaurato coi fondi europei e del Comune appena nel 1998



http://www.ilcampanile.it/art11cs.html






 

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