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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

17/03/2011.  ANDRIA - QUARESIMA 2011: L'AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI.

“Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà”.(Lc. 9,23-24)

A questo invito il nostro Fra Giuseppe della Vergine ha risposto decisamente di si, donando al suo Signore tutte le sue forze, capacità, energie e volontà.

La sua vita è stata una testimonianza di santità nella consacrazione religiosa nell’ordine Trinitario, nello spendersi nella missione “ad gentes” nella terra del Madagascar, nell’esercizio della carità ai più poveri nel ministero episcopale nella diocesi di Andria.

Meditando lo “Spettacolo della Croce”, il Venerabile ha compreso che il discepolo è tale solo se segue il suo Maestro, per questo prima della missione in Madagascar decide di “sposarsi” con la Croce. Dalla sua biografia si annota: “Oggi 26 marzo 1926, Venerdì di passione – festa dei dolori di Maria – primo giorno di nuova vita. SPOSALIZIO TRA LA CROCE E ME. Sua dote: Gesù. Mia dote: non bere mai fuori pasto. Non cercare comode posizioni. Ogni giorno 5 Pater, Ave e Gloria col Trisagio, tenendo le mani in Croce. Pregando non appoggiarsi. Il breviario, se non si recita in coro o in viaggio, recitarlo in ginocchio. Con animo generoso andare incontro alla Croce quando viene”.

Con gli occhi del presente forse può apparire questo gesto un po’ folle, o radicalmente estremista, è sicuramente la decisione di un cristiano a vivere la sua fede con coerenza e nella perfezione. Da qui traspare la vera e giusta ascesi: diventare un altro Cristo, conformarsi alla Sua vita. Egli volle che la croce del suo Signore entrasse nella sua carne e facesse parte integrante delle gioie e dolori che vivrà durante il percorso esistenziale, che lo porterà a vivere anche il tempo della sofferenza negli ultimi anni (morto il 2 gennaio 1952 per una neoplasia polmonare).

La “Via Crucis” che la Vicepostulazione ripropone – dichiara don Carmine Catalano- aggiornata dà la possibilità a tutti i fedeli di vivere la memoria dello Sposalizio della Croce tra Mons. Giuseppe Di Donna e Cristo. È il centro della sua vita vissuta eroicamente come decreta solennemente la Sede Apostolica. In virtù di questo eroismo, viene proposto come modello di santità a tutto il popolo di Dio, in particolare ai sofferenti, a coloro che completano le sofferenze di Cristo.

Facciamo esperienza dell’amore di Dio attraverso la memoria dello sposalizio della croce, ripercorrendo il cammino della Pasqua, per giungere alla vita della grazia, dei figli di Dio.

Calendario Quaresima 2011

Venerdì 11 marzo 2011
via Crucis cittadina ispirata agli scritti del Venerabile Mons. Giuseppe Di Donna a Minervino Murge, con la reliquia del cilicio della Croce chiodata indossato dal Venerabile;

Venerdì 18 marzo
ore 17.30 via Crucis ispirata agli scritti del Venerabile nella Parrocchia Gesù, Giuseppe e Maria Canosa di Puglia con la reliquia del cilicio della Croce indossato dal Venerabile;

Sabato 26 marzo
Ricordo dello Sposalizio Mistico con la Croce

Venerdì 1 aprile
Ore 19 nella Parrocchia S. Francesco Di Assisi Andria con la reliquia del cilicio della Croce chiodata indossato dal Venerabile

Sabato 2 aprile
Ore 9 Santa Messa nel Cappellone della chiesa Cattedrale Maria SS. Assunta di Andria in memoria del suo transito e preghiera sulla tomba del Venerabile;

Venerdì 8 aprile
Ore da definire Via Crucis ispirata agli scritti del Venerabile nella Parrocchia Santa Teresa Canosa di Puglia con la reliquia del cilicio della Croce indossato dal Venerabile;

Venerdì 15 aprile
Ore da definire Via Crucis ispirata agli scritti del Venerabile nella Parrocchia S. Andrea Apostolo Andria con la reliquia del cilicio della Croce indossato dal Venerabile.

Fonte:
Sabina Leonetti
Ufficio Comunicazioni Sociali Diocesi di Andria








 

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