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CANNE DELLA BATTAGLIA:
RIPULIAMO DALLO SCEMPIO LA FONTANA DI SAN RUGGIERO
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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

22/03/2012.  CANNE DELLA BATTAGLIA - "UN PREZIOSO BENE IRRIPRODUCIBILE, ECCO PERCHE' DA VALORIZZARE". MESSAGGIO AL SINDACO MAFFEI, ANCHE A PROPOSITO DELLA MASSERIA....

Riprendiamo da La Gazzetta del Nord Barese l'intervento dell'avv. Francesco Trapani, contenente alcune osservazioni su Canne della Battaglia e più in particolare sull'omonima Masseria.


Nei giorni scorsi la Gazzetta del Mezzogiorno ha pubblicato alcune idee un po' provocatorie ma, mica tanto, a firma di uno dei proprietari della Masseria Canne e spero che ciò sia stato di stimolo per la nostra locale classe politica su come creare sviluppo ed occupazione nella zona di Canne della Battaglia. In particolare, l'intelligente, ancorchè interessato suggeritore, con l'articolo giornalistico ha acceso il riflettore sull'antica Masseria Canne o San Ruggiero proponendo, provocatoriamente, uno scambio di volumetrie ma non è andato molto lontano dalla realtà.


Andiamo con ordine e iniziamo con il dire che chiunque, qui a Barletta, abbia vero senso civico, oppure il politico che abbia interesse alla concretezza del fare, dovrebbero prendere spunto da certi preziosi interventi giornalistici che suggeriscono intuizioni ed idee.


Se la politica agevola, oggi giorno, il privato nella realizzazione di insediamenti produttivi turistici, come quello che potrebbe sorgere in agro di Canne della Battaglia, dovrebbe anche avere la consapevolezza che l'attività produttiva in quel sito non potrà mai chiudere e licenziare gli eventuali operai, maestranze ed impiegati per trasferirsi in Albania o Romania come può normalmente accadere per un insediamento produttivo industriale ed artigianale di una qualsiasi zona Piano insediamenti produttivi del nostroterritorio.


La motivazione è molto semplice: il sito nel territorio di Barletta chiamato Canne della Battaglia, con la sua vasta e, ancora in buona parte inesplorata zona archeologica, non esiste né può riprodursi in qualsiasi altra parte del mondo ma esiste solo qui a Barletta; mentre una qualsiasi fabbrica barlettana può, oggi, benissimo, riprodursi e trasferirsi in un milione di località in tutto il mondo, lasciando sul lastrico operai e famiglie, impoverendo il territorio.


Lo stesso concetto vale per le spiagge barlettane, ovvero ci sono spiagge identiche, se non migliori, dappertutto ma, ripeto, Canne della Battaglia è semplicemente l'unico posto al mondo dove avvenne la famosa ed epica battaglia ed è qui, vicino Barletta e nessuno può copiarla e chiunque, da qualsiasi parte del mondo, deve venire qui per vederla e viverla.


Sono sicuro che i nostri volenterosi politici barlettani non hanno bisogno di scuole o corsi serali per imparare questa elementare nozione di logica e buon senso. Ma andiamo sempre con ordine: vengo a sapere che buona parte della citata Masseria Canne e relativi adiacenti terreni sono nella legittima recente disponibilità di alcuni non meglio identificati ricchissimi investitori barlettani.


E allora, a beneficio di costoro e di tutti i lettori della Gazzetta, ma anche degli stessi politici locali, ricordo un dato di fatto: turismo tutto l'anno (non solo balneare ed estivo) è tra gli obiettivi della Regione Puglia e, a tal proposito, ricordo che qui a Barletta abbiamo ben tre Consiglieri Regionali tre (si riferisce solo ai tre consiglieri di maggioranza, evidentemente, ndr).


La prima mossa della nostra Regione è stata l'estensione al comparto turistico del Contratto di Programma finora destinato solo alle aziende manifatturiere e quindi ora abbiamo investimenti regionali che riguardano sia la realizzazione di nuovi insediamenti turistico-alberghieri (ma di questi a Barletta ne siamo già pieni sulla nostra asfittica Litoraneadi Levante), sia l'ampliamento di strutture già esistenti, anche attraverso il recupero funzionale di immobili di interesse artistico e storico, edifici rurali, trulli, torri e masserie (vedi Masseria Canne al centro dell'area archeologica) che potranno essere trasformati in alberghi con una capacità ricettiva di minimo sette stanze e l'obbligo che il 40% dell'investimento riguardi le cosiddette â??strutture connesseâ? cioè infrastrutture destinate allo sport ed alla cultura inclusi i Parchi Tematici come da delibera di Giunta Regionale n. 257 del 14/02/2012 che, guarda casoe destino, sembra fatta su misura per Canne della Battaglia.


Spero di aver dato buone notizie alla pubblica opinione ed ottimi suggerimenti anche ai ricchissimi investitori di Canne che, a questo punto, se sono veri investitori, dovrebbero attivare risorse, investimenti, società di impresa e quant'altro è richiesto dalla Regione Puglia. Ma se questo non succederà per incapacità o menefreghismo allora addio sviluppo, turismo, occupazione, e ciò sarebbe un vero peccato.


A questo punto chiedo al sindaco di Barletta, Nicola Maffei, un suo parere sulla problematica testè esposta e, se non ritenga opportuno, in caso di incuria e certificato immobilismo dei privati succitati, un intervento politico decisivo per espropriare la Masseria Canne, a costo zero per le casse comunali, mettendo in pratica le recenti e vigenti norme perequative per non vanificare, sul nostro territorio, l'opportunità di occupazione in risorse culturali ed archeologiche, come espresso dalla Regione Puglia, e che, come già detto, una volta avviate non potranno mai chiudere e fallire per trasferirsi altrove.


Francesco Trapani


avvocato - Barletta


DALL'ARCHIVIO NEWS...











21/02/2012.  CANNE DELLA BATTAGLIA - ECCO COME SALVARE LA MASSERIA!...


http://www.comitatoprocanne.com/newsDett.asp?news=8421


14/06/2011.  CANNE DELLA BATTAGLIA - SULL'ANTICA MASSERIA DI CANNE LA SPECULAZIONE E' SEMPRE IN AGGUATO: MA DOMINANO ROVINA E ABBANDONO. IL CASO DEI SEQUESTRI NEL SALENTO.


http://www.comitatoprocanne.com/newsDett.asp?news=7568






 

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