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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

05/04/2012.  BARLETTA - LETTERA APERTA DELL'ARCHEOCLUB AL SINDACO SULLE POLITICHE CULTURALI: ZERO IN CONDOTTA SU CANNE DELLA BATTAGLIA E POLO MUSEALE. VOTO E GIUDIZIO ANTICIPATI DAL NOSTRO COMITATO E CONDIVISI DALLA CITTADINANZA. SPECIE IN TEMPO DI CRISI.

Zero in condotta su Canne della Battaglia per l'Antiquarium ed il Polo museale a Barletta. Come già fatto dal nostro Comitato, anche la Sede di Barletta dell'Archeoclub d'Italia ha... votato e indirizzato al Sindaco Maffei una lettera aperta sulle attuali politiche culturali dell'Amministrazione, che volentieri pubblichiamo integralmente.

Assecondando i nostri sogni e la nostra voglia di fare, spereremmo di interloquire con lei esclusivamente di attività e programmazione culturale ma, purtroppo, negli ultimi tempi non è più cosi e ci troviamo costretti, in risposta al nostro spirito e agli obiettivi associativi, ad intervenire su “dimenticanze” amministrative che cominciano a pesare alquanto sul buon andamento della gestione della cosa pubblica.

Solo per citare esempi emblematici, si vuol ricordare quando lo scorso Settembre denunciavamo la perdita del finanziamento di ben 750 mila euro di fondi regionali, che quindi alla Regione sono ritornati, destinati al completamento dell’Antiquarium di Canne della Battaglia.

E su questo, dopo quanto da noi messo a nudo, si sono sprecati inchiostro e pixel sulla stampa e sul web da parte anche di altri attenti cittadini, senza che, ahimè, la cosa sortisse il benché minimo effetto positivo.

Il 20 febbraio scorso, poi, l’abbiamo incontrata personalmente per esaminare il bando regionale sui musei (bollettino n. 13) e sollecitare attenzione su Canne (poiché, come evidenziavamo, il bando pareva tagliato sulla misura delle problematiche del sito archeologico) e, inoltre, lo analizzavamo anche alla luce dei tanti problemi irrisolti al museo del Castello di Barletta (barriere architettoniche, climatizzazione, videosorveglianza).

Ricorderà certo questo nostro incontro come ricorderà che anche lei, egregio Sig. Sindaco, conveniva sulle questioni insieme affrontate.

Abbiamo atteso con attenzione e trepidazione la scadenza del bando e, successivamente, ci siamo documentati su quanto l’Amministrazione Comunale avesse deciso in merito.

Quale sorpresa!

La Giunta con delibera n. 49 del 23 marzo ha:

1) Approvato il progetto esecutivo dell’allestimento del bookshop, del guardaroba e dell’aula didattica-biblioteca ragazzi presso il Castello per un costo di 370.021,00 euro;

2) Candidato al bando regionale sui musei il predetto progetto insieme a quello, di recente reso esecutivo, dell’impianto di climatizzazione e antintrusione, pari ad altri 576.663,00 euro.

Per quanto ci sarebbe tanto da dire sui difetti del nuovo percorso espositivo previsto a piano terra, in questo momento desideriamo rimanere sulla questione “amministrativa”.

E quindi: lo scorso 4 Agosto 2011 la stessa Giunta ha approvato la Delibera n. 155 che, con atto d’indirizzo, ha dato mandato alla Dirigente del Settore Beni Culturali di predisporre una gara per l’affidamento dei servizi ausiliari al Museo Civico del Castello sino al 2013.

La Dirigente il 29 Novembre con propria determinazione, la n. 2303, ha indetto una gara con all’oggetto oltre ai servizi (accoglienza, biglietteria, sorveglianza, ecc.) anche l’allestimento del bookshop e caffetteria.

La gara è stata espletata e si aspetta l’affidamento.

Quindi ancora una volta abbiamo perso l’opportunità di candidare al bando altre funzioni, visto che gli allestimenti devono essere a carico del gestore dei servizi.

Facciamo chiarezza: saggiamente con la determinazione di novembre scorso l’amministrazione decide di affidare a un ente vincitore di gara non solo la realizzazione di servizi ma anche i costi per, ripetiamo, l’allestimento del bookshop e caffetteria.

Poi ci ripensa e con la delibera di marzo, n.49, ritiene opportuno che l’allestimento predetto non sia a spese di un ente privato ma, come sempre, sia pagato dalle tasche pubbliche attraverso un bando regionale, nella fattispecie il Bando sui Musei.

Grazioso, vero? E adesso che si fa, continueremo a parlar di un mero errore o una volta tanto cominciamo a capire a cosa son dovute queste “dimenticanze” o, meglio, …. “duplicazioni”?

E’ lecito credere che, senza vestire gli ignudi, ci sia più che qualche dimenticanza, invece, una erronea, diremo cosi, attenzione sui fatti e le necessità dei nostri beni e, soprattutto, sulla destinazione dei fondi pubblici?

Si potrebbe continuare all’infinito sulla questione ma, per non tediare e allontanarci dal problema, proviamo a illuminare a macchia di leopardo le varie vicissitudini barlettane, cosi, tanto per dare spunti di riflessione.

Ad esempio, parlando del Palazzo Della Marra (“ahi quanto a dir qual era è cosa dura” questo museo), si decide di allestire bookshop e caffetteria e poi si pensa, altrettanto bene, di non farli funzionare.

E allora ci domandiamo, come è andata a finire la storia del bando per tale gestione? Chi sarà incaricato stavolta a gestire la biglietteria e il bookshop alla prossima mostra? Domande, domande e risposte solo a cose fatte!

Andiamo avanti. Abbiamo più volte ribadito anche pubblicamente che la Pinacoteca e il Museo non possono rimanere senza le figure di Direttore e Conservatori (storico dell’arte, archeologo, …) e non perché siamo snob noi dell’Archeoclub ma perché, guarda un po’, cosi dice una tal cosa nota come legge.

A ciò si aggiunga che il Dirigente alla Cultura di turno sarebbe … opportuno non fosse sotto “guida diretta” delle decisioni dell’incaricato di turno alla gestione e realizzazione del Polo Museale, perché si rischia, anzi, è già successo, che la mano destra non sappia cosa fa la mano sinistra, con la conseguenza di disservizi, oneri economici per la spesa pubblica eccetera eccetera.

Infine, scusate se siamo pedanti, ma cogliamo l’occasione per riproporre l’idea, da tutti acclamata e da nessuno realizzata, della costituzione della Consulta Comunale dei Beni Culturali, forse più menti e soprattutto occhi ci potrebbero aiutare ad uscire da questo labirinto fatto di consulenze, incarichi, ecc. che producono solo “spese”.

Come concludere? Speriamo di avere risposte e stavolta serie, concrete, giuste e magari persino idonee alle reali necessità della città.

Il Presidente
Geom. Pietro Doronzo





 

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