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Mensile telematico di archeologia, turismo, ambiente, spettacolo, beni e attività culturali, costume, attualità e storia del territorio in provincia di Barletta–Andria-Trani e Valle d’Ofanto

Iscritto in data 25/1/2007 al n. 3/07 del Registro dei giornali e periodici presso il Tribunale di Trani. Proprietario ed editore: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia - Barletta (BT)

 

27/02/2015.  BARLETTA – 1960, NASCE LA “PRO LOCO”: FARE TURISMO DA PIONIERI NELL'ANNO DELLE OLIMPIADI DI ROMA E DEL BOOM ECONOMICO. FERMENTI, SPERANZE E LA PASSIONE DI UNA CITTA' CHE SI APRIVA AL TURISMO DI MASSA .

Aveva sede in corso Vittorio Emanuele 65 ed il suo emblema, il logo come si direbbe oggi, era il disegno del Colosso.

Cinquantacinque anni fa, e strizzando l'occhio ai Giochi Olimpici di Roma in programma la successiva estate, nacque così nella primavera 1960 l’Associazione Turistica Pro Loco ad iniziativa di alcuni audaci barlettani fiduciosi nella bellezza della propria storia come fattore di crescita economica e di vantaggio per tutta la città, proprio negli anni che avrebbero fatto esplodere il famoso “boom” economico anni Sessanta.

Rieletto poi all’unanimità nel 1962, ad essere designato quale Presidente fondatore fu l’avvocato Cristoforo Gaglione, come riportato lunedì 16 luglio di quell’anno da La Gazzetta del Mezzogiorno: “Nel salone della biblioteca comunale, presente l’assessore alla P.I. prof. Savino Dicorato, si è svolta l’assemblea dell’associazione turistica “Pro Loco” per il rinnovo del consiglio direttivo. Il presidente uscente, avv. Cristoforo Gaglione, nella sua relazione ha posto in risalto le realizzazioni compiute, quelle in via di attuazione e le linee del programma di attività future. Dopo la discussione il presidente ha consegnato diplomi di benemerenza ai consiglieri del direttivo uscente sig. Angelo Raffaele Rizzi, dr. Nicola Rizzi, dott. Giosué Lionetti, avv. Vincenzo Casale e ing. Duilio Maglio. Si sono quindi svolte le votazioni per il nuovo consiglio, che è risultato così composto: presidente (riconfermato) avv. Cristoforo Gaglione, vice presidente dr. Franco Mele, consiglieri cav. Giovanni Sernia, rag. Elio Messinese, avv. Antonio Zigolillo e il sig. Vito Antonio Daurelio”.

Il 30 marzo 1960 l’artista pittore Biagio Vinella (Barletta 1911-1965) versò la quota associativa di lire duemila al tesoriere, l’insegnante di scuola elementare Aldo Vittorini, fratello del famoso scrittore siciliano Elio, marito della signora Adele Dipaola, entrambi titolari della Libreria Europa a piano terra di Palazzo Cuomo in piazza Caduti.

La ricevuta consegnata reca il numero 170: e tanti furono almeno i barlettani che aderirono all’idea della Pro Loco. Che davvero macinò, sull’onda di un sempre più crescente entusiasmo, un volume di lavoro tutto di stampo pionieristico, affidato non a specialisti della materia (assenti dalla scena nazionale e di quella cittadina in quegli anni di fioritura) ma al sentimento di quella che sarebbe stata poi ribattezzata ai giorni nostri come “cittadinanza attiva”.

Per le sue riconosciute qualità artistiche ed un talento innovativo con discreto curriculum alla scuola di Vincenzo De Stefano fin dalla gioventù, a Biagio Vinella, quarantanove anni allora, furono affidati via via compiti da vero e proprio “direttore artistico”. Compiti e ruolo che vennero esplicati, fra tanti sacrifici anche economici ma con l’identica immensa passione di tutti gli altri soci ed appassionati, mettendo a disposizione il proprio studio-bottega nella vicina via Ospedale Pellegrini. Quando, per andare da piazza Roma a corso Vittorio Emanuele si transitava con facilità e comodità sotto la galleria del Teatro Curci, nata per essere a servizio della struttura teatrale che all’epoca era il cinema di don Raffaele Cafiero: altri tempi…

Fra le realizzazioni compiute, con disegno originale firmato da Biagio Vinella il 1° aprile 1960, la prima targhetta postale che avrebbe portato la Città della Disfida sulla corrispondenza di tutta Italia con la dicitura “VISITATE BARLETTA E CANNE DELLA BATTAGLIA”.

Fra le incompiute, invece, la mancata realizzazione di quella che avrebbe dovuto essere la vetrina del meglio di quanto Barletta poteva esibire ai turisti in campo artistico e storico, monumentale e tradizionale, gadget e souvenir.

Ora vi presentiamo quel progetto inviato regolarmente alla presidenza della Pro Loco in carica per il secondo mandato e rimasto nel cassetto della memoria dal 1963, con tanto di schizzo originale eseguito dall’autore Biagio Vinella a mano libera, a colori e su semplice foglio di album, firmato di proprio pugno come l’intera relazione (ricca di spunti, interrogativi ed osservazioni ancora oggi di un'attualità impressionante, forse anche troppo avanti per l'epoca, ivi compreso il preventivo di spesa da commentare cinquantacinque anni dopo, specie in questi tempi di "spending review"...) inviata alla Pro Loco. Oggi, per la prima volta da allora, viene offerto alla lettura pubblica dall’archivio di famiglia.

Progetto costruzione edicola “Pro Loco”

"Innanzi tutto si precisa che in via del tutto eccezionale, si è provveduto a redigere una modesta bozza (che potrebbe essere anche definitiva) della Edicola “Pro Loco” per la vendita di souvenir, cartoline, oggetti artistici etc. che possono interessare il nostro turismo.

Mentre si deve essenzialmente tener presente che il costo complessivo del progetto redatto in ogni particolare, che richiede un certo tempo di lavorazione inclusa la direzione dei lavori, non può essere inferiore alle lire trecentomila.
Il relativo incarico dovrà avvenire a mezzo regolare lettera.

Tale opera, da affidare esclusivamente a maestranze locali, nelle sue strutture – avendo una linea semplice – di ferro, vetro e mosaico come è indicato nella bozza, ed avendo come motivo decorativo ed essenziale i “13 stemmi dei Cavalieri della Disfida” il costo complessivo non può essere inferiore ai due milioni di lire.

- Chi se ne assumerà la spesa?

- Potrà il nostro Municipio affrontarla?

- Quale è il suo definitivo posto onde poter determinare con precisione le relative dimensioni?

- Quale l’impresa disposta all’esecuzione del lavoro?

- I colori dominanti a parte l’intelaiatura di ferro smaltata in azzurro che potrebbe essere sostituita com metallo giallo anticorodal, variazione che porta ad un maggior costo ma ancor più resistente, sono il bianco-rosso cioè i colori di Barletta è per il grande fascione che dovrà essere in plastica è per la tendina.

- La dicitura a grande formato “Pro Loco” luminosa che dovrà esser l’altro motivo dominante si sentirà in proposito il parere della ditta costruttrice nel senso che potrà realizzarla lettera per lettera IN GOTICO o diversamente realizzarla su di un grande rettangolo in plastica bianca con lettere sovrapposte in rosso.

- Anche la dicitura “Pro Loco” è indicativa e subordinata al posto che si sceglierà per la sistemazione della Edicola perché assumerà sistemazione: frontale, trasversale o diagonale per una maggiore veduta, in lontananza.

- Anche per gli stemmi si deciderà se costruirli in solido cioè in pietra cosiddetta di Trani o realizzarli in plastica.

- Come pure il fondello centrale con lo stemma di Barletta che potrà essere realizzato anche in mosaico a secondo ei fondi disponibili.

- Resta inteso che tutti i vetri dovranno essere di mezzo cristallo per una maggiore resistenza.

- Internamente è previsto che i ripiani di vetro per la esposizione degli oggetti dovrà rimanere distaccata dal cristallo onde permettere la manovrabilità delle “veneziane” interne per la eventuale chiusura serale o quando si dovrà preparare a esposizione degli oggetti stessi.

- Listelli di tubi fluorescenti sono previsti per la illuminazione interna delle vetrine ed esterne sotto il fascione tutt’in giro.

Particolari dettagliati si sentiranno in merito i pareri delle ditte costruttrici.

- La “Edicola” dovrà avere anche l’attrezzatura del telefono, eventualmente anche a gettone per maggiore rapidità di collegamento.

- Anche per le piantine, necessarie per dare un tono gioioso – a secondo del posto disponibile – si cercherà di aumentarne il numero.

Barletta, 13 maggio 1963

Biagio Vinella"

LA REDAZIONE





 

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